Conosciuto come ‘Luisì dela Roca’ nonno Luigi ha raggiunto il traguardo del secolo di vita lo scorso 15 luglio
Amici, parenti e il Comune lo hanno festeggiato cantando insieme a lui
CALOLZIO – Compleanno speciale per Luigi Bolis, Luisì dela Roca, di Rossino, 100 anni festeggiati lo scorso 15 luglio tra l’affetto e l’amore della sua famiglia e tantissimi amici e conoscenti. Presente anche il gruppo di musicisti ‘Gabriele e i suoi Amici’ di cui fa parte il nipote Dario, che ha contribuito ad allietare la giornata con musiche d’altri tempi.
Nonno Luigi ha apprezzato molto la visita, unendosi ai canti. Con particolare emozione ha chiesto la canzone di Beniamino Gigli, ‘Mamma son tanto felice’. “Questa è la mia canzone, la più importante” ha raccontato ai presenti. Non ha certo dimenticato il gesto d’amore che fece per lui la sua mamma prima di arruolarsi: “A mia insaputa aveva cucino all’interno della maglia l’immagine della Madonna e sono sicuro che proprio grazie a questa Madonnina io mi sono salvato dai pericoli della guerra”.
Ai festeggiamenti era presente anche l’assessore ai Servizi Sociali Tina Balossi che da diversi anni fa visita a Luigi in occasione del suo compleanno: “Non potevo certo mancare al centenario!” ha detto.
Luigi Bolis da generazioni abita a Rossino. Uomo dal forte carattere, fermo nelle proprie convinzioni, grande forza interiore, abituato più a fare che a parlare, Luigi rappresenta bene gli uomini della sua generazione. Vedovo dal 2012, nella sua lunga esistenza ha avuto tre figli: Giovanna, Giuseppe e Renato, 20 npoti e 6 pronipoti di cui va fiero. Ora vive nella sua casa con il figlio Renato che lo accudisce e lo tiene allegro suonando la chitarra.
Il desiderio per i suoi 100 anni? “Arrivato a questa età mi basta riuscire a sopportare gli acciacchi. Non ho paura della morte – risponde – quando ero giovane l’ho già vista diverse volte, ma l’ho sempre scampata bella. La fede e la preghiera alla Madonna e a S. Girolamo mi hanno dato sempre conforto. Spero che anche i giovani di oggi possano trovare sostegno e conforto nella fede perché stanno vivendo in un mondo bello, ma difficile”.