Calolzio. In migliaia per ammirare la Sindone: “Un grazie a chi ha collaborato”

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L’iniziativa ha registrato un grande successo, tantissimi gli studenti coinvolti

Il professor Massimo Tavola: “Obiettivo raggiunto: far sperimentare la provocazione e il mistero dell’uomo della sindone”

CALOLZIOCORTE – Più di mille studenti, oltre a migliaia di persone, tra il Santuario del Lavello e la chiesa di Monte Marenzo, nei giorni scorsi hanno potuto vedere la copia ufficiale della Sacra Sindone che sarà smontata nel pomeriggio di domani, 26 aprile. Un grande lavoro di squadra guidato dal professor Massimo Tavola che ha organizzato l’ostensione nei giorni delle festività pasquali.

Giovedì 21 aprile, al Santuario di Santa Maria del Lavello, si è svolta una serata per ringraziare le numerose persone che hanno collaborato all’evento: “La prima grande soddisfazione è il coinvolgimento delle scuole: a partire da tutti gli alunni della scuola Manzoni di Calolzio (ben 16 classi), gli alunni dell’istituto superiore Rota (quasi tutte le 38 classi), le classi della scuola Caterina Cittadini, alcune classi delle scuole elementari e quasi tutti i gruppi di catechismo delle parrocchie dell’unità pastorale. Alcune classi sono giunte anche da Lecco – ha detto il professor Tavola -. Quindi un evento culturale di notevole coinvolgimento ed apprendimento”.

Un plauso speciale alla grande rosa di volontari disponibili, dagli artigiani che hanno offerto la loro esperienza e notevole capacità per realizzare qualcosa di speciale: “Un grazie al tappezziere Fernando Bruno, ingegnoso ed arguto che ha creato il sistema assicurare la sindone al legno col velcro, con la difficile lavorazione di orli. Per realizzare tutti i suoi lavori ha messo completamente a disposizione il suo laboratorio per 10 giorni – ha continuato Tavola -. Il falegname Remo Cattaneo e il padre Emilio padre hanno realizzato l’asta di sostegno orizzontale ed il mega stenditoio per il trasporto della sindone senza farla rovinare. Il poliedrico artigiano Gianmarco Malighetti, oltre che abile assemblatore e disponibile sempre al montaggio, si è ingegnato con una cerniera speciale per mettere di piegare ed aprire a libro le due assi di sostegno. Le aste verticali di acciaio portanti, studiate con capacità da ingegnere e abilità pratica di costruzione, pensando alle flessibilità, livelli, resistenza, ecc…”.

Tutte queste persone sono state premiate dal presidente provinciale di Confartigianato Lecco Daniele Riva, dalla referente calolziese Monica Pigazzini e dal responsabile della Valle San Martino Innocenzo Sartor. La serata di giovedì è stata anche l’occasione per la dozzina di volontari addetti al montaggio e smontaggio; i volontari dell’assistenza e sorveglianza (Alpini di Calolzio e Monte Marenzo, Carabinieri in congedo, volontari dell’Act, volontari del Centro Culturale Lavello e vari singoli volontari non legati ad alcuna associazione). Tutti gruppi premiati dall’assessore di Calolzio Tina Balossi e dal vicesindaco di Monte Marenzo Gianfranco Spreafico.

“Altra grossa soddisfazione è stato il confronto con esperti di elevatissimo livello: il teologo spirituale Don Ezio Bolis, professore di teologia spirituale delle facoltà di teologica di Milano e Bergamo da poco nominato dal Papa consultore della Sacra congregazione della dottrina della fede e la professoressa Emanuele Marinelli una delle più note sindonologhe al mondo. Si sono complimentati per l’organizzazione, l’adesione e partecipazione il responsabile dei beni ed eventi culturali della diocesi Don Fabrizio Rigamonti, il vicario generale della diocesi Don Davide Pelucchi e il presidente della confraternita della sindone di Torino”.

Un evento che ha consentito di mostrare a molte persone cos’è la sindone e il suo grande valore evocativo, la sua capacità di avvicinare al mistero della passione, morte e resurrezione di Gesù, oltre ad aver fornito un’occasione mistica, di preghiere e rivelazione per molte persone accorse o per stupirsi o per meditare.

“Un bel momento è stato il concerto d’organo e poesia con il maestro Massimo Borassi e la selezione di poesie contemporanee della prof. Antonella Ronchetti, una poesia-preghiera scritta appositamente per l’evento è stata posta sul retro della scheda esplicativa della sindone – ha concluso Tavola -. E’ stato un lavoro di squadra che ha visto impegnati la consulente e grafica Cristina Pelomori, i sacerdoti don Angelo Roncelli parroco di Monte Marenzo e don Antonio Vitali moderatore dell’unità pastorale di Calolzio, ma anche tutti gli altri sacerdoti che hanno partecipato e collaborato a vario titolo e modo, una collaborazione in grande fraternità. Non so quanti pellegrini (sicuramente nell’ordine di qualche migliaio), curiosi e credenti ha coinvolto l’evento, ma sicuramente si è raggiunto l’obiettivo: far sperimentare la provocazione e il mistero dell’uomo della sindone. Infine un complimento speciale ai ragazzi dell’accademia dell’arte di Brescia che hanno allestito una mostra di altissimo livello sul tema della Sindone”.

La serata di giovedì ha visto anche il concerto del professor Alberto Sgrò e della figlia Elisa, un momento molto apprezzato dal pubblico presente e che è stato la degna conclusione di un’esperienza nuova che ha visto il coinvolgimento di moltissime realtà e che ha riscosso un ottimo successo.