Dopo la petizione, Bonaiti e Butti chiedono di trovare insieme una soluzione che elimini il semaforo di Vercurago
Sul tavolo un altro problema: “Con il senso unico in via San Mauro, il traffico pesante si è riversato nel centro della frazione Pascolo”
CALOLZIOCORTE – “Una raccolta firme che ha trovato un’adesione trasversale. L’iniziativa non ha né bandiere né partiti, l’ho promossa in primo luogo come cittadino calolziese per trovare, una volta per tutte, una soluzione a un problema che si protrae ormai da troppi anni”. Così Marco Bonaiti, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Calolziocorte, ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinto nelle scorse settimane a dar vita a una raccolta firme on-line per eliminare, almeno in via sperimentale, il semaforo di Vercurago.
Nella giornata di ieri, sabato, l’amministratore calolziese, anche alla luce degli ultimi sviluppi con l’interlocuzione tra Comune di Vercurago e Prefetto, ha convocato una conferenza stampa a cui ha preso parte anche Daniele Butti, consigliere comunale e referente provinciale della Lega.
“Nel giro di pochissimo tempo siamo riusciti a raccogliere qualcosa come 400 firme di persone che ogni giorno affrontano il traffico tra Calolzio e Lecco – ha detto Bonaiti -. I risultati e le criticità sono stati presentati al Prefetto, che ringraziamo per la disponibilità, per metterlo al corrente di un problema che ormai esiste da più di 20 anni e che deve trovare una soluzione condivisa da tutto il territorio”.
Bonaiti e Butti hanno chiarito alcuni aspetti: “Partiamo dal presupposto che, come il comune di Vercurago, anche noi teniamo alla sicurezza di tutti i cittadini, ma secondo noi è possibile provare a eliminare quel semaforo, che evidentemente crea un tappo, senza mettere a repentaglio la sicurezza di nessuno – hanno detto -. Potrebbe trattarsi di una soluzione molto simile a quella messa in atto dal comune di Lecco nel rione di Maggianico, con la creazione della rotonda all’intersezione tra la Lecco-Bergamo e via Gondola dove c’è anche un semaforo pedonale per garantire la sicurezza di chi deve attraversare la strada”.
I due amministratori puntano l’attenzione sul fattore tempo: “Non possiamo più aspettare la realizzazione della nuova Lecco-Bergamo, un’opera ferma al palo ormai da troppi anni e dal futuro ancora incerto. I cittadini hanno bisogno di risposte tempestive, non possono continuare a trascorrere tutto questo tempo fermi in colonna per andare al lavoro, con conseguenze anche dal punto di vista dell’inquinamento che va ad incidere sulla qualità di vita di chi abita su quella strada. Sicurezza prima di tutto, ma siamo convinti che se ci sediamo tutti insieme a un tavolo è possibile trovare un’alternativa a quel semaforo. Non è un problema di Vercurago ma di tutto il territorio”.
Bonaiti e Butti, poi, parlano di un altro problema che avrebbe amplificato il caos viabilistico sull’importante direttrice: “La scelta del Comune di Vercurago di rendere via San Mauro senso unico a salire, per ricavare lo spazio per realizzare un marciapiede, ha avuto effetti negativi su una situazione già critica. Quella via, infatti, come la strada che dalla stazione di Vercurago scende al lungolago (attualmente chiusa per lavori di Rfi) costituiva uno sfogo per le auto dirette a Calolziocorte. Adesso, invece, assistiamo al prolungarsi della colonna fino alla rotonda tra corso Dante e via Mazzini“.
Quel senso unico, poi, ha creato un ulteriore problema: “Attualmente, l’unica strada di ingresso per raggiungere la parte di Vercurago tra la ferrovia e il lago è via Donizetti che attraversa il centro della frazione Pascolo. Purtroppo abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte dei cittadini di quel quartiere che si lamentano dell’aumento del traffico di mezzi pesanti costretti a passare da lì per raggiungere, ad esempio, le aziende situate in via Adda a Vercurago. I camion passano a pochi metri dalla scuola del Pascolo, dalla chiesa, dall’oratorio; inoltre la manovra di svolta a destra tra via Donizetti e via Cavour e tutt’altro che agevole e sono già stati danneggiati i cavallotti che proteggono il marciapiede. Tanti residenti hanno già chiamato in comune per chiedere di vietare il transito ai mezzi pesanti ad accezione, ovviamente, di quelli che devono raggiungere attività che si affacciano sulla via”.
Marco Bonaiti e Daniele Butti ribadiscono: “Problemi come questi si risolvono solo se si ragiona in un’ottica di territorio. Il problema è oggi, non possiamo vivere nell’attesa di un’opera che doveva essere già stata realizzata. Rispetto alle difficoltà legate al lavoro degli agenti della Polizia Locale di Vercurago, infine, vogliamo esprimere piena solidarietà per la funzione cruciale che svolgono. E se ci sono automobilisti che, come abbiamo letto, li insultano mentre svolgono il loro lavoro, prendiamo le distanze e condanniamo fermamente qualsiasi comportamento di questo genere. Infine vogliamo rivolgere un ringraziamento al Prefetto di Lecco per l’interessamento e l’impegno per far fronte a questo problema”.