Approfondimenti sulla storia e il ruolo dell’Alpino nel presente e nel passato
I bambini hanno incontrato gli Alpini del proprio paese, tra cui i capogruppo Diego Carenini, Giulio Carenini e Mirco Bussolati
CARENNO – La scuola dell’infanzia paritaria Mere Susanne con i gruppi alpini di Torre de’ Busi e di Sogno in occasione del Campo Scuola e del 60° del Gruppo Alpini di Sogno e la scuola dell’infanzia paritaria Angeli Custodi con il Gruppo Alpini di Carenno promuovono il progetto “Penne di Pace: le scuole dell’infanzia dal cuore alpino“.
E’ stato approfondito nelle due scuole dell’infanzia la storia e il ruolo dell’Alpino nel presente e nel passato. I bambini hanno incontrato e conosciuto alcuni Alpini del proprio paese, tra cui i capigruppo Diego Carenini, Giulio Carenini e Cristian Bussolati e il coordinatore delle penne nere della Valle San Martino Stefano Casetto. Oltre all’importanza storica degli Alpini per la Patria, il progetto è stata l’occasione per parlare dell’amata montagna, di lealtà, fedeltà, di amore e di valori. I bambini hanno imparato a scuola il brando “Sul Cappello” e l’Inno di Mameli e questi sono stati proposti lunedì e martedì davanti ai rappresentanti dei gruppi Alpini.
“Sono state proposte delle immagini, dei puzzle e soprattutto sono stati donati ai bambini i cappellini per diventare ‘Amici degli Alpini’. Appena il tempo lo permetterà usciremo per andare alla Cappella degli alpini di Brugherio, mentre lunedì i bambini di Carenno sono riusciti a visitare la sede e il monumento dedicato ai caduti a Carenno” spiega Don Daniele Plebani.
Tutti i bambini creeranno un’opera da esporre nelle mostre che verranno proposte durante le feste di Carenno e di Sogno la prossima estate. Successivamente ci sarà la possibilità di accogliere a giugno i bambini più grandi della scuola dell’infanzia Mere Susanne al campo scuola per una notte in tenda e per tutti i bambini un pranzo speciale con i 200 ragazzi iscritti.
“In quella occasione i bambini potranno sfilare a fianco degli Alpini, potranno toccare con mano i loro cappelli, con i loro piedi potranno marciare a passo, potranno respirare il rispettoso silenzio tenuto di fronte alla bandiera” commenta Don Daniele Plebani.