Luca Pigazzini ribadisce che serve dialogo tra i comuni
“Solo così possiamo evitare che le decisioni ci vengano calate dall’alto”
CARENNO – Il consiglio comunale di lunedì sera, con all’ordine del giorno l’approvazione del piano di diritto allo studio (votato all’unanimità), è stata l’occasione per tornare su un argomento “caldo”: la riorganizzazione dei plessi scolastici dell’istituto comprensivo di Calolziocorte.
Solitamente la “bomba” scoppia puntuale all’inizio dell’anno quando, numeri alla mano, il provveditorato deve formare le classi prime e, a causa del calo demografico, la mannaia rischia di colpire i plessi meno popolati. E’ toccato alla primaria di Rossino, l’anno scorso la primaria di Carenno si è salvata con la formazione di una pluriclasse…
Il sindaco di Carenno Luca Pigazzini, però, vuole giocare d’anticipo “per evitare, come successo, che le decisioni vengano calate dall’alto e noi amministratori non siamo in grado di fornire risposte ai genitori trasformando la situazione in una guerra tra poveri”.
Pigazzini, però, ha ribadito l’intenzione di non mollare: “Continuiamo l’interlocuzione con gli altri comuni della valle per una riorganizzazione condivisa dei plessi scolastici a beneficio degli alunni e dei cittadini – ha ribadito -. Dobbiamo cercare di dare risposte ai genitori per consentir loro di poter effettuare una scelta chiara al momento della preiscrizione e questo può avvenire solo se c’è una pianificazione dei servizi da parte delle amministrazioni comunali”.
Pigazzini sta portando avanti un dialogo per garantire uniformità e impegno da parte di tutte le amministrazioni coinvolte: “Ad esempio, nel caso della mensa, le agevolazioni tariffarie devono riguardare tutti i ragazzi dell’istituto comprensivo e non solo quelli residenti nel comune dove si trova il plesso scolastico – ha detto -. Stessa cosa per il servizio di trasporto scolastico: se ai genitori della fascia alta di Calolzio fosse garantito il servizio di trasporto, potrebbero fare scelte diverse dal portare i propri ragazzi a valle. Togliere servizi significa spopolare la zona montana”.
Il dialogo continua: “Chiederemo un tavolo condiviso con il comune di Calolziocorte per il mese di novembre, l’unico scopo è quello di riuscire a dare risposte ai cittadini”.
Piano di diritto allo studio
Il consiglio comunale, quindi, ha approvato all’unanimità il Piano di Diritto allo Studio illustrato ampiamente dalla vicesindaco Gabriella Zaina. Un piano articolato che vuole portare avanti, attraverso progetti e attività varie, un modello di scuola inclusiva e aperta alle varie realtà associative di Carenno, non dimenticando manutenzione sugli edifici e innovazione tecnologica.
Approvata all’unanimità anche la convenzione triennale con l’asilo parrocchiale (che anche quest’anno, con fatica, è riuscito a formare due classi di 15 bimbi ognuna) che potrà contare sul un contributo da parte del comune di 14mila euro per ognuna della due classi, più 1500 euro per lo sviluppo di progetti.
Nelle scuole di Carenno ci sono 152 studenti (53 della scuola primaria, 69 della scuola secondaria e 30 della scuola dell’infanzia), il comune impegna circa 98mila euro per il Piano di Diritto alla Studio ovvero circa 650 euro per ogni alunno.