Canzoni e parole per stare al fianco degli studenti in questo momento difficile
“Solidarietà al mondo della scuola impegnato a superare il buio del periodo di lockdown”
MONTE MARENZO – Un momento simbolico fortemente voluto da Angelo Fontana, responsabile del settore sociale della Polisportiva Monte Marenzo, per esprimere la vicinanza a una scuola fortemente penalizzata dall’emergenza sanitaria.
Il pomeriggio è cominciato con un sentito ricordo di tutte le vittime del covid: “Polisportiva Monte Marenzo e Telethon (rappresentato da Gerolamo Fontana, ndr) vogliono testimoniare la vicinanza e la solidarietà al mondo della scuola impegnato a superare le difficoltà e il buio del periodo di lockdown dovuto al covid che ha colpito tanti paesi del mondo. In questo momento, come dice Papa Francesco, la classe dirigenziale non ha il diritto di dire ‘io’, ma si deve dire ‘noi, per uscire tutti insieme dal lockdown – ha detto Angelo Fontana -. A tutti i ragazzi della scuola vogliamo offrire simbolicamente un piccolo concerto. La riapertura delle attività didattiche è il segno più forte della volontà di ripresa. Gli insegnanti, il corpo scolastico, i ragazzi e le loro famiglie sono e saranno in prima linea per ritornare anche se lentamente e con tutte le cautele necessarie ad avere le relazioni pratiche e quitidiane”.
A suonare e cantare sono stati chiamati Gabriele Bolis, storico maestro e cofondatore dei Picett del Grenta che ha diretto per 32 anni, Marcello Sesana, Gilberto Garghentini e Dario Bolis. All’incontro hanno partecipato anche il sindaco di Monte Marenzo Paola Colombo, il parroco don Angelo Roncelli, il professor Tommaso Mattioli in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Provinciale, la maestra Susy della scuola dell’infanzia, Monia Valsecchi rappresentante dei genitori della scuola primaria di Monte Marenzo e Gerolamo Fontana per Telethon.
Il sindaco
“Ringrazio Angelo per questa iniziativa perché la scuola è molto importante per la società e proprio dalla scuola e dai suoi studenti dipende il suo futuro. Quest’anno abbiamo tolto tanto alla scuola ed è veramente un peccato, io credo che le scuole non dovrebbero chiudere anche se non spetta a me la decisione. La cosa certa è che quest’anno tutti i sindaci d’Italia, in collaborazione con le insegnanti, hanno lavorato per rendere le scuole sicure nel rispetto delle direttive del Governo. Ci siamo impegnati e vogliamo che la scuola rimanga aperta. Ci aspettiamo tutti che il vaccino funzioni e speriamo dal prossimo settembre di tornare il più possibile alla normalità”.
Il parroco
“Non ero abituato a momenti del genere che, anche se solo simbolicamente, è un sostegno a chi sta lavorando. Un saluto a tutti i piccoli e i grandi della scuola e un saluto anche da parte del Vescovo. Il sindaco diceva che la scuola è importante, lo sappiamo tutti, ma purtroppo in questi giorni stiamo vedendo che non è proprio così, chi ci Governa e le varie situazioni che si stanno formando ci dimostrano che prima si dà la precedenza a qualcos’altro e le scuole superiori sono ancora chiuse e sappiamo che ci sono molti studenti che sono colpiti da questa situazione anche in relazione alla sfera importante della socialità. Siamo vicini col nostro spirito e col nostro appoggio anche attraverso a queste canzoni belle che state cantando”.
L’Ufficio Scolastico Provinciale
“Porto i saluti di tutta l’amministrazione scolastica, dei dirigenti, dei docenti e di tutti coloro che sono al lavoro per portare avanti questo difficile anno scolastico soggetto a variazioni e continui cambiamenti di forma e impegno – ha detto il professor Mattinzioli -. Grazie alla Polisportiva Monte Marenzo che sa bene quante difficoltà stanno affrontando anche le realtà sportive. La nota positiva è che primarie e medie hanno potuto andare a scuola a differenza dei ragazzi delle superiori”.
Telethon
“Telethon ha sempre lavorato in perfetta simbiosi con la scuola e la provincia di Lecco è una delle poche province che riesce a farlo – ha detto Gerolamo Fontana -. Quest’anno mi sono mancate molto le relazioni con gli studenti anche se siamo riusciti a ritagliarci qualche momento via Skype. Stiamo chiudendo la maratona e quest’anno è stato un miracolo riuscire a fare qualcosa. Non raggiungeremo le cifre degli anni passati, ma l’obiettivo era quello di superare i 100.000 euro e anche questa volta ce l’abbiamo. Questo ci permette di non trascurare la ricerca di cui, ancor di più col covid, abbiamo capito l’estrema importanza. E’ importantissimo fare informazione e investire in ricerca, Telethon è nato in questo paese 30 anni fa e abbiamo raccolto circa 4,5 milioni di euro grazie a tutte le persone che sposano la nostra causa. E’ tanta la soddisfazione di riuscire ad aiutare i bambini colpiti da malattie rarissime. Il mondo si è fermato ma le malattie genetiche no. Noi ci siamo e andiamo avanti”.
Monia Valsecchi, rappresentante dei genitori
“Ai nostri ragazzi, in questa situazione, è stata consegnata la tecnologia con tutti gli aspetti positivi e negativi. Non erano educati e hanno assorbito sia il bene che il male. Per educarli servono la scuola, lo sport e la musica: non abbandoniamoli perché, anche se sono grandi, per loro sembra normale allontanarsi dalle relazioni e invece è importante ricordar loro il valore dell’amicizia che spesso li aiuta a superare le difficoltà. Facciamo in modo che ognuno di noi sia una goccia che fa crescere un fiore”.