Dopo la frana del 2013, RFI e Monte Marenzo mostrano i lavori di messa in sicurezza
Pronti a partire progetti innovativi che sfruttano la tecnologia per diminuire i rischi
MONTE MARENZO – Un progetto innovativo, unico in Italia, quello presentato ieri sera, giovedì, agli abitanti della frazione Levata di Monte Marenzo.
Più sicurezza dopo la frana del 2013
Bisogna tornare al 2013 quando il nucleo di case strette tra la provinciale Lecco – Bergamo e la ferrovia fu colpito da una frana che vide alcuni grossi massi piombare sulle case e sui binari, fortunatamente senza causare vittime, ma ingenti danni materiali.
Da allora, il comune guidato dal sindaco Paola Colombo e RFI si sono attivati mettendo in campo una serie di interventi per prevenire possibili frane dall’instabile parete rocciosa che sovrasta case e ferrovia.
Nella serata di ieri, il sindaco, il geologo Franco Rossi e l’ingegner Michele Formica (entrambi della direzione territoriale di Milano di RFI) hanno fatto il punto della situazione spiegando ai residenti quanto fatto e quanto ancora da fare.
Un progetto unico in Italia: trasmettitori wireless per registrare le frane
Sulle barriere paramassi all’avanguardia installate negli ultimi anni da comune e RFI, sono stati posizionati dei trasmettitori wireless in grado di registrare ogni impatto sulle reti e trasmettere, in wireless e tempo reale un allarme a Comune e RFI.
Di ogni singolo impatto sarà possibile conoscere in primis la posizione e poi tutta una serie di dati. Si tratta di un progetto pilota, unico in Italia, che è ancora in fase di taratura. Entro la fine del mese, però, saranno consegnate la chiavi d’accesso a RFI e al comune.
Reti allarmate: progetto da 3 milioni di euro
Per il triennio 2020-2022 RFI ha previsto di investire oltre 3 milioni di euro per un altro sistema di difesa in caso di smottamenti sulla linea ferroviaria che unisce Lecco a Bergamo.
Si tratta di un progetto che a breve verrà portato in conferenza dei servizi e che prevede il posizionamento di una rete allarmata vicino ai binari.
In caso di frana la rete elettrificata verrebbe tranciata e immediatamente inviato un segnale alle stazioni di Calolzio e Cisano, dove i treni verrebbero bloccati per scongiurare possibili incidenti. I lavori dovrebbero partire la prossima estate.
Cosa è stato già fatto
Il sindaco Paola Colombo ha colto l’occasione per ringraziare i tecnici di RFI per la collaborazione.
Dal 2013 a oggi, a difesa delle abitazioni e della ferrovia, è stato installato un sistema di reti paramassi di ultima generazione che hanno una capacità di assorbimento molto elevata, 2000kj e 3000kj. Solo tra il 2015 e il 2019 RFI ha impegnato 1,5 milioni di euro.
Nel 2022 il sistema di difesa, sul quale è prevista anche una regolare manutenzione, sarà completato.