L’assessore Tina Balossi ha portato gli auguri di tutta la comunità per l’invidiabile traguardo
Originaria di Monte Marenzo, la signora Colombo ha vissuto per oltre 60 anni a Calolzio dove a lavorato anche presso la mutua
MONTE MARENZO/CALOLZIO – Le persone che hanno qualche anno in più ricorderanno sicuramente l’infermiera Alida Colombo, infermiera presso la mutua di Calolziocorte (dopo aver preso il posto di Foitilia Rondalli andata in pensione) e infermiera per una decina di anni del dottor Oscar Zannini. Oggi, 24 luglio 2023, è un giorno speciale per la signora Alida che ha festeggiato il traguardo dei 100 anni.
A portare gli auguri di tutta la comunità di Calolzio presso l’istituto delle Suore Somasche Figlie di S. Gerolamo Emiliani a Monte Marenzo è stata l’assessore Tina Balossi. Con lei per il piccolo momento di festa anche il cavaliere Angelo Fontana (area sociale Polisportiva Monte Marenzo) e i figli Mario e Piero con la nipote Monia.
Originaria di Monte Marenzo (località Spaiano), era la seconda di sei figli. Un’infanzia non diversa da quella di tanti bimbi dell’epoca fatta di giochi semplici costruiti con materiali di recupero e vita di cortile. La signora Colombo ebbe la fortuna di frequentare la scuola fino alla 5^ elementare (cosa non scontata a quei tempi), per poi conseguire alcuni anni dopo il diploma di infermiera professionale che le diede l’opportunità di lavorare alla mutua, in centro Calolzio, raccogliendo il testimone della signora Foitilia Rondalli andata in pensione. Al lavoro ci andava in biciletta, da Monte Marenzo a Calolzio, e andava anche a fare le iniezioni a domicilio, sottolineando con orgoglio di non aver mai perso un giorno di lavoro.
Per una decina di anni ha affiancato il dottor Oscar Zannini vittima del nazismo: “Era una brava persona. Erano tempi molto difficili a causa della guerra – ricorda -. Ho sofferto molto e ho pianto tanto per l’arresto del dottore avvenuto nel febbraio 1944. Ricordo con dolore quando, poco dopo l’arresto, due persone in borghese si sono presentate nello studio della mutua e dopo avermi fatto delle domande mi hanno bruciato il diploma di infermiera”.
I suoi ricordi più belli sono legati proprio al suo lavoro che le permise di conoscere e aiutare molte persone. Quando arrivò la guerra era fidanzata con Francesco “Cecchino” che fu condotto prigioniero in Algeria per 4 anni, al suo ritorno si sposarono (la signora Colombo aveva 24 anni) e andarono ad abitare a San Gregorio (Cà Martinone): “Eravamo nella fattoria co i miei suoceri, avevamo molti animali: mucche, vitelli, galline, anatre, maiali…”.
Anni dopo si trasferì con il marito e i tre figli (Mario, Felice e Pietro) a Calolziocorte, in frazione Sala, dove è rimasta per oltre 60 anni e ancor oggi c’è la casa di famiglia. Ora è nonna di 5 nipoti e bisnonna di 9 pronipoti e la sua famiglia è motivo di grande gioia.
“Quanti fatti vissuti, tutti raccontati con precisione e lucidità – ha detto l’assessore Balossi -. Ogni tanto faceva qualche pausa, guardava lontano constatando quando il mondo fosse cambiato. Nonna Alida ha sempre affrontato la vita di petto, dimostrando un carattere forte e tenace. Ancor oggi, quando parla ai suoi figli, non ha perso l’abitudine di alzare l’indice in segno di ammonimento. E’ molto legata ai suoi figli, sa che le vogliono bene e sottolinea come l’abbiano sempre sostenuta e aiutata. Ai giovani, soprattutto ai suoi nipoti, spesso dice di non stancarsi mai di imparare Condividere il tempo con le persone anziane e ascoltare la loro vita è sempre un privilegio”.