“Per noi è stata una doccia fredda, qui abbiamo trovato un ambiente a dimensione della persona”
MONTE MARENZO – Lettera aperta dei parenti degli ospiti della Rsa di Monte Marenzo che, dopo l’annuncio della chiusura della struttura entro dicembre, stanno cercando una via per fare in modo che la casa di riposo possa continuare ad andare avanti.
“Siamo un gruppo di familiari degli ospiti della Rsa Suore Somasche figlie di S. Girolamo Emiliani. Il giorno 7 agosto la direzione della struttura ci ha avvisato della chiusura che avverrà entro dicembre.
Per noi è stata una doccia fredda, visto che i nostri parenti ospitati, e non solo loro, hanno trovato un ambiente a dimensione della persona. Per arrivare a un simile risultato ci vuole tempo dedizione e sacrificio da parte di chi assiste loro e segue noi.
Nell’intenzione di poter fare anche noi la nostra parte, abbiamo avuto un colloquio telefonico con la madre superiora, la quale ci ha informato che il problema è sostanzialmente legato a un fattore di costi e alla mancanza della disponibilità di una nuova leva di sorelle. Per loro continuare a gestire la struttura diventa improponibile e facendo trasparire un palpabile dispiacere ci ha fatto capire che la situazione è molto complessa.
Questa struttura è stata definita in questi giorni da persone intervistate dai media un ‘Microcosmo’ e noi ce ne siamo resi conto e siamo anche una parte di questo microcosmo, scegliere di affidare i propri cari nelle mani di altre persone non è una scelta facile, costruire un rapporto di fiducia e professionalità tra operatori, ospiti e familiari è un grosso impegno da parte di tutti. Ed ora tutto questo è in bilico per una questione economica???!!!
Ora noi ci chiediamo visto che la struttura ha affrontato in maniera eccellente situazioni come il Covid ed altro, se è possibile gestire questo problema cercando risposte e proposte da parte delle istituzioni o anche da altre vie per arrivare al risultato di preservare la struttura.
Noi ci stiamo muovendo su questa strada non solo per noi, ma anche e soprattutto per garantire una certezza negli anni alla struttura che ha ancora tanto da dare.
Spesso si sente dire che la persona è al centro, frase spesso pronunciata e valida in tante situazioni, ma altrettanto frequentemente la stessa viene svuotata del suo significato quando non viene raggiunto l’obiettivo, che è quello di soddisfare i bisogni e aspirazioni delle persone.
Questa lettera ha lo scopo di trovare una soluzione ad una scelta della Rsa che capiamo, fatichiamo a condividere e cercheremo di non subire. Grazie a tutti coloro che ci hanno dato attenzione”.
I parenti della Rsa Suore Somasche figlie di S. Girolamo Emiliani