Niente classe prima a Rossino, mentre a Carenno verrà attivata la pluriclasse
Vana la disponibilità dell’amministrazione per mettere in campo più servizi a Rossino: “non ci sono i numeri”. Scuola verso la chiusura
CALOLZIOCORTE – Salta la classe prima, anche quest’anno, per la scuola di Rossino.
La frazione collinare calolziese non compare, infatti, nell’elenco delle classi autorizzate per il prossimo anno scolastico. Mentre a Carenno verrà attivata la pluriclasse. I plessi montani stanno andando incontro alla chiusura?
La circolare 95 pubblicata lo scorso 11 febbraio sul sito dell’istituto comprensivo, a fronte del numero di iscrizioni pervenute, ha organizzato le classi prime da attivare per la scuola primaria e secondaria.
Due sezioni di prima elementare per Foppenico e Pascolo, una per Vercurago, Sala e Monte Marenzo. Pluriclasse confermata ad Erve, ma la formula è stata prevista anche a Carenno.
Si è detto dispiaciuto il primo cittadino Marco Ghezzi: “avevamo dato piena disponibilità per sostenere il plesso di Rossino, destinandogli risorse, garantendo un trasposto dal centro verso la scuola collinare e pubblicizzando gli open day, ma le iscrizioni sono state ben sotto le aspettative, i genitori hanno scelto in altro modo – spiega il sindaco che ieri ha incontrato la dirigente scolastica Luisa Zuccoli per tracciare i contorni della situazione – non possiamo sapere le motivazioni delle famiglie, se per comodità o perché hanno pensato che la scuola ormai fosse spacciata” commenta tirando in ballo il piano di riorganizzazione presentato dall’amministrazione precedente che prevedeva la chiusura del plesso.
Non sembrano esserci molte speranze per la scuola collinare calolziese che dal prossimo settembre avrà solo le classi 4^ e 5^. “Sono decisioni che spettano alla direzione scolastica, ma il rischio che per il 2020 la classe quinta, l’unica che sarà rimasta, venga spostata in un’altra sede c’è”.
Una situazione, quella che si è creata, tutt’altro che imprevedibile a dire il vero; l’influenza del calo demografico e quindi della popolazione scolastica si ripercuote sulle scuole ormai da anni, spingendo sempre con più necessità le giunte dell’intera Valle San Martino al dialogo per la formulazione di un piano di riorganizzazione comune.
“Visti i numeri e la situazione, nei prossimi mesi presenteremo un piano di riorganizzazione, con poli verticali quali Sala e Foppenico – che si attesterebbe come centro clou – Cercheremo una forma di collaborazione con Carenno (dove i piccoli alunni saranno in aula con i compagni più grandi, però con lezioni di italiano, matematica e lingua straniera separate) e una collaborazione anche con Vercurago” conclude il primo cittadino Ghezzi.