“Airuno terra mia cara – Appunti di vita di un semplice airunese” scritto col supporto di Rita Mauri
Una bella festa per la presentazione del volume che raccoglie pensieri, riflessioni e avvenimenti della vita del professor Carlo
LECCO – “Airuno terra mia cara – Appunti di vita di un semplice airunese”, è il titolo del libro del professor Carlo Gilardi presentato ieri, mercoledì 1° febbraio, agli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi. Si tratta di una pubblicazione di ben 106 pagine con un interessante apparato iconografico che raccoglie pensieri, riflessioni e avvenimenti della vita del professor Carlo e della sua famiglia: il ramo materno, i Pizzagalli Magno, nobile famiglia di origine bergamasca insediatasi nelle zone di Airuno alla fine del Seicento, e il ramo paterno di origine airunese.
Il volume è stato pubblicato in occasione del suo 92° compleanno, lo scorso 4 dicembre, a cura della Pro Loco di Airuno, di cui professor Gilardi fu uno dei sette fondatori. La Pro Loco di Airuno ha già realizzato la pubblicazione di “Erbette” ed “Erbette vol. 2”, sillogi poetiche sempre di Carlo Gilardi.
Accanto a Carlo Gilardi per la presentazione Gianfranco Lavelli, presidente della Pro Loco di Airuno e Rita Mauri che lo ha accompagnato nella stesura del volume: il professore, un vero fiume in piena, ha ripercorso la storia sua e del paese, arricchendola con aneddoti che hanno molto divertito i presenti, tra cui la sorella Sandra ospite della Rsa di Bellano, il sindaco di Airuno Alessandro Paolo Milani ed altri rappresentanti del comune e della Pro Loco, alcuni amici e parenti, un gruppo di ex allievi dell’istituto Bovara oltre ai vertici degli Istituti Airoldi e Muzzi. Una bella festa per Gilardi che si è detto davvero felice per l’occasione.
In “Airuno terra mia cara” si intrecciano dunque la storia personale di Carlo Gilardi e quella della comunità in cui ha vissuto: “Il libro non è una biografia, ma piuttosto un insieme di racconti e riflessioni che Carlo ha scritto tra il 2006 e il 2010/2011 – spiega Rita Mauri, ex presidente della Pro Loco, che ha raccolto e trascritto gli appunti del professore –. Se li appuntava su un quadernetto dalla copertina verde e su foglietti e me li portava perché li trascrivessi. Il professore non ha mai amato il computer. Dopo la pubblicazione delle due raccolte di poesie abbiamo ripreso questo progetto, completato e rivisto negli ultimi mesi”.
Dal volume emerge la personalità poliedrica del “professore”, come tutti lo chiamano in paese, dall’impiego nell’azienda svedese alla passione per l’insegnamento, dall’impegno in amministrazione al suo interesse per i temi ecologici, ben prima che fossero di moda; ma emergono anche note sul periodo delle due guerre in Airuno ed altri cenni storici. Il libro è nato in questi ultimi due anni proprio agli Istituti Airoldi e Muzzi, dove il professore e la signora Mauri si sono incontrati più volte in spazi a loro riservati per lavorare con tranquillità, rivedere le bozze, selezionare le immagini, molte delle quali provengono dall’archivio della famiglia Gilardi ed altre dall’archivio della memoria, un progetto a cura della Pro Loco che si occupa di raccogliere e conservare memorie del passato.
“Carlo Gilardi e la signora Rita Mauri hanno così dato vita con i loro incontri a una sorta di micro-laboratorio di scrittura ed editing, che il personale della casa di riposo ha suggerito e promosso, assecondando e stimolando gli interessi del professor Gilardi che anche qui continua ad essere un protagonista – spiegano dagli Airoldi e Muzzi -. Oltre alla stesura di questo volume, che lo ha davvero impegnato molto, il professor Gilardi partecipa infatti a diversi progetti che testimoniano la sua generosità e il suo entusiasmo: per esempio tiene alcuni incontri con gli altri ospiti a tema Promessi Sposi, raccontando episodi dell’opera manzoniana ed approfondendo i caratteri dei personaggi. In questi due anni ha anche avuto l’occasione di ‘tornare in cattedra’ grazie al progetto con l’Istituto Medardo Rosso, che si è sviluppato in diversi incontri con gli studenti anche presso la Rsa lecchese. Ma Carlo Gilardi non dimentica che anche le abilità manuali sono importanti e si dedica con passione ai laboratori di falegnameria e di giardinaggio”.