Appuntamento il 18 novembre in una quarantina di supermercati del territorio
Nel 2022 sono state raccolte circa 40 tonnellate di alimenti
LECCO – Giorno dopo giorno, Banco Alimentare recupera eccedenze alimentari per distribuirle a strutture caritative che offrono pasti o pacchi alimentari a persone che vivono in difficoltà. Accanto a questa attività quotidiana, Banco Alimentare promuove ogni anno, a novembre, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Giunta alla 27^ edizione, la Colletta Alimentare quest’anno si svolgerà sabato prossimo, 18 novembre 2023, anticipando di una settimana quel che è sempre stato lo storico appuntamento.
Nel Lecchese (Lecco città e hinterland, Alta Brianza, Valsassina e Lago) saranno una quarantina i supermercati interessati alla Colletta (qui puoi trovare quali: www.bancoalimentare.it/colletta-alimentare/punti-vendita), grazie anche alla disponibilità di circa 400 volontari che saranno riconoscibili dalla pettorina del Banco Alimentare. Tra i sostenitori dell’iniziativa ci sono anche l’Aeronautica e l’Esercito Italiano, gli alpini dell’Ana, l’Associazione Bersaglieri, la Società San Vincenzo de’ Paoli, la Compagnia delle Opere, i Lions e molte altre associazioni e comunità locali.
Ai lecchesi è chiesto il semplice gesto di solidarietà di acquistare generi alimentari che saranno poi girati alle strutture caritative ed assistenziali che provvederanno a loro volta a distribuirli a chi ne ha necessità. Quest’anno vengono richiesti in particolare questi prodotti: olio, verdure o legumi in scatola, tonno o carne in scatola, polpa o passata di pomodoro, alimenti per l’infanzia.
Nel nostro territorio (ed escludendo il Meratese dove Banco Alimentare opera con una propria struttura autonoma) sono una ventina le realtà che beneficiano in modo diretto della Colletta: dalla Caritas all’Opera Don Guanella, dai Somaschi al Coe-Centro Orientamento Educativo, dalla Chiesa Cristiana Evangelica alla Cooperativa Il Sentiero, dall’Istituto Sacra Famiglia all’Opera San Martino alla Comunità Il Gabbiano, a numerose altre associazioni di base che condividono i bisogni di tanti lecchesi. L’anno passato furono raccolte, nei nostri supermercati, poco meno di 40 tonnellate di generi alimentari.
“Quella della Colletta Alimentare – commenta Giovanni Panzeri, responsabile dell‘iniziativa a Lecco – è una macchina ormai rodata, al di là degli immancabili problemi organizzativi. La disponibilità alla gratuita collaborazione da parte di privati e aziende è sempre commovente. Com’è sempre una magnifica sorpresa il numero dei volontari che si mettono a disposizione anche all’ultimo istante: studenti, pensionati, semplici clienti dei supermercati che offrono anche poche decine di minuti del proprio tempo, assistiti degli enti che poi beneficeranno dei pacchi alimentari, clochard… Ma i numeri non riescono a comunque descrivere appieno il significato della Colletta: a mettersi in movimento sono soprattutto persone anche solo per un momento pronte ad uscire dalla comfort zone della tranquillità isolata e spesso individualistica. È un gesto che fa riscoprire l’altro, il senso della comunità e della condivisione. Fa intuire che sono possibili una vita e rapporti diversi tra le persone: e quanto ce n’è bisogno, in questi momenti difficili segnati dal dilagare delle guerre e della violenza”.
Tornando ai numeri, va ricordato che nel 2022 la Colletta Alimentare a livello nazionale ha consentito di distribuire 7.512 tonnellate di prodotti raccolti in oltre 11 mila punti vendita da più di 143 mila volontari; si stima che alla donazione abbiano partecipato 4,7 milioni di italiani. Dal canto suo il Banco Alimentare della Lombardia nel 2022 ha aiutato, attraverso l’assistenza a circa 1.181 strutture caritative, 201.431 persone bisognose, distribuendo gratuitamente 19.292 tonnellate di alimenti, equivalenti ad oltre 37 milioni di pasti.
Appuntamento dunque a sabato 18 novembre in tutti i principali punti vendita della grande distribuzione, accogliendo l’invito di Banco Alimentare e condividendo le parole di Papa Francesco: “Quanti poveri genera l’insensatezza della guerra! […] Come membri della società civile, manteniamo vivo il richiamo ai valori di libertà, responsabilità, fratellanza e solidarietà. E come cristiani, ritroviamo sempre nella carità, nella fede e nella speranza il fondamento del nostro essere e del nostro agire […] Davanti ai poveri non si fa retorica, ma ci si rimbocca le maniche, attraverso il coinvolgimento diretto, che non può essere delegato a nessuno”.