Trenta gli incontri sul territorio provinciale organizzati dal sindacato
Emerse criticità in ambito socio-sanitario, soprattutto sulla difficoltà di essere curati, e in termini di rapporto con la tecnologia
LECCO – Due sono gli argomenti emersi con urgenza durante le trenta assemblee organizzato sul territorio provinciale da SPI CGIL Lecco al 19esimo congresso della CGIL, iniziato a ottobre: salute e digitalizzazione. Il sindacato ha riscontrato un forte interesse, da parte dei tanti anziani iscritti, rispetto alle tematiche trattate in presenza, dopo un lungo periodo di lontananza a causa del covid.
In primis evidenziata la difficoltà a essere curati: risulta netta la percezione degli anziani che il diritto alla salute stia diventando sempre più un privilegio, destinato a chi è benestante o ha una copertura assicurativa. In molti hanno segnalato problemi nei rapporti con il medico di base: la difficoltà nel sostituire chi va in pensione, causa costanti sostituzioni che annullano il rapporto di conoscenza e fiducia tra il soggetto fragile e il curante. Gli anziani sono consapevoli che non è più il tempo del medico che passa di casa in casa, ma il rapporto diretto con lui è ritenuto ancora fondamentale. Allo stesso tempo, è impensabile che visite ed esami siano fissati anche dopo un anno. Quello delle liste d’attesa, nonostante gli annunci che si susseguono di anno in anno, resta un problema ancora irrisolto.
Ma non sono le uniche criticità in ambito socio-sanitario segnalate dai pensionati: “Ne ho avuto conferma ascoltando la gente, ormai rassegnata oltre che disperata – denuncia Pinuccia Cogliardi, segretario generale SPI CGIL Lecco -. Mi rivolgo agli amministratori: è tempo di incontrare le persone e ascoltare le loro richieste. Durante le nostre assemblee abbiamo provato, per quanto ci compete a rassicurare gli anziani, a ragionare di possibili azioni per migliorare la situazione, senza mai soffiare sul fuoco del malcontento, che a volte diventa rabbia. Siamo convinti di aver fatto la nostra parte, ora tocca ai rappresentanti degli Enti fare la loro. E’ necessario programmare momenti pubblici di confronto costruttivo, favorendo la conoscenza e la condivisione dei problemi”.
Altro aspetto importante per il benessere e l’inclusione nella società civile degli anziani, spiega lo SPI di Lecco, il rapporto con la tecnologia. Parola d’ordine: semplificazione. “Enti e amministrazioni dovrebbero stabilire delle procedure che non siano calibrate soltanto sulle capacità di un cinquantenne informatizzato – spiega Pinuccia Cogliardi -. Dovrebbero inoltre prevedere uno sportello di sostegno al cittadino che lo aiuti ad orientarsi dentro la complessità dei numerosi sistemi. Un’esperienza già attuata in alcune realtà che andrebbe strutturata”.
Nonostante ciò, sono tanti gli anziani che si dichiarano convintamente desiderosi di migliorare le loro abilità informatiche. Per questo il sindacato dei pensionati sollecita il territorio a puntare con decisione sulla formazione digitale della terza età. “Occorrono tanti corsi dislocati nei differenti territori della nostra Provincia – conclude il segretario generale dello SPI – un investimento importante che oltre a favorire il parziale superamento del Divario Digitale fra le generazioni, contribuirebbe a migliorare la qualità della vita degli anziani e li aiuterebbe a restare al passo con i veloci cambiamenti del nostro tempo”.