Avis, Anci Lombardia e Anci Lombardia salute lanciano l’appello per garantire l’autosufficienza interna
Oscar Bianchi: “Essere un donatore ha un valore che va oltre l’emergenza”
LECCO – “Plasma, prezioso più dell’oro” è il messaggio della nuova campagna di sensibilizzazione alla donazione di plasma, promossa da Avis Regionale Lombardia in collaborazione con Anci Lombardia e Anci Lombardia Salute.
Una campagna che coinvolge le sedi territoriali di Avis, i Comuni lombardi, le Agenzie di Tutela della Salute (ATS) e le Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST) della Lombardia. Obiettivo: creare una maggiore consapevolezza sull’importanza di donazioni sicure e controllate di plasma.
“Essere donatore ha un valore che va oltre l’emergenza: significa rispondere a un bisogno quotidiano con donazioni sicure e controllate – spiega Oscar Bianchi, presidente di Avis Regionale Lombardia -. Qui emerge il ruolo fondamentale di Avis nella raccolta del plasma, un’arma che si è rivelata fondamentale nella lotta al Covid-19, ma che ricopre un ruolo di fondamentale importanza fin da prima dell’emergenza pandemica. I nostri donatori salvano vite ogni giorno proprio grazie alla donazione di plasma: i plasmaderivati infatti sono veri farmaci salvavita usati comunemente sia in terapia intensiva che per la cura di numerose malattie, anche infettive, così come le immunoglobuline rappresentano la nuova frontiera di cura contro virus emergenti. Ci rivolgiamo dunque a tutti coloro che vorrebbero donare il plasma: vi aspettiamo nelle nostre sedi”.
Fondamentale il ruolo delle sedi territoriali di Avis che quotidianamente si occupano di verificare i requisiti che attestino le buone condizioni fisiche dei donatori, a tutela del donatore stesso e del paziente trasfuso. Da qui l’idea di realizzare una partnership con Anci Lombardia, l’associazione che riunisce oltre 1.400 comuni lombardi, che si occuperà di coinvolgerli in campagne congiunte con le Avis del territorio.
“Oggi più che mai la raccolta di plasma riveste un ruolo essenziale per la salute di tutti noi, ecco perché Anci Lombardia si unisce con responsabilità e convinzione all’appello di Avis per sensibilizzare i cittadini a donare – spiega Giacomo Ghilardi, Vice Presidente Vicario di Anci Lombardia -. Siamo pronti a trasmettere questo messaggio alle comunità attraverso i nostri Sindaci e Amministratori che sono primario punto di riferimento sui territori. Anci Lombardia si impegna a diffondere e veicolare i contenuti di questa importante iniziativa attraverso una specifica comunicazione a tutti i Comuni lombardi e attraverso tutti i suoi canali di comunicazione ufficiale. In collaborazione con le Avis territoriali siamo pronti a scendere in campo per informare sulla straordinaria opportunità di mettersi al servizio della comunità attraverso la donazione del plasma in totale sicurezza”.
A differenza dei donatori occasionali, i donatori periodici di Avis sono controllati e sottoposti ad accurate visite mediche. Per questi non è necessaria la procedura di “inattivazione virale”, indispensabile per il plasma raccolto in deroga, cosa che accade ad esempio in altre strutture, limitando poi l’utilizzo del plasma così trattato che non può più essere inviato alla produzione industriale di plasmaderivati.
“L’emergenza di oggi deve far riflettere sulla necessità dell’autosufficienza della raccolta di plasma indipendentemente dall’emergenza sanitaria Covid-19 – aggiunge Massimo Giupponi, Presidente di Anci Lombardia Salute, l’Associazione che assicura un collegamento tra le Aziende operanti nel sistema sociosanitario lombardo ed il sistema delle Autonomie Locali per la più alta integrazione dei servizi sanitari con quelli socio-assistenziali -. Quindi, la sensibilizzazione e l’invio di un potenziale donatore ad un’associazione di donatori di sangue, come Avis, anche sulla scorta emotiva dell’emergenza sanitaria, è e deve essere sempre più lo scopo per il bene comune di ogni singolo cittadino che necessiti di cure, oggi e sempre. Perciò è importante che anche gli aspiranti donatori di plasma iperimmune si rivolgano ad Avis, che collabora con le Strutture trasfusionali di riferimento, per garantire, con la massima efficacia, la qualità e sicurezza del plasma raccolto, e affinchè il loro sentiment del dono si trasformi da una risposta ad un bisogno immediato ad una scelta di diventare donatore”.
Gran parte del plasma destinato al mercato globale dei plasmaderivati viene oggi raccolto – a pagamento – negli Stati Uniti, che da soli alimentano il 70% del mercato mondiale. “Una produzione tuttavia in diminuzione, soprattutto a causa della pandemia – conclude dottor Giuseppe Cambiè, Direttore Sanitario Avis Regionale Lombardia -: ci si aspetta quindi che a breve sul mercato ci sarà carenza di farmaci plasmaderivati, con un conseguente aumento dei prezzi. Anche in Italia, nel 2020, abbiamo assistito ad un calo delle donazioni dopo anni di crescita in linea con gli obiettivi del Piano nazionale. Dobbiamo quindi impegnarci ancora di più nel perseguire l’obiettivo dell’autosufficienza interna, minimizzando il ricorso al mercato, che oggi fornisce fino al 30% dei plasmaderivati necessari al nostro Paese, e sostenendo il significato etico, sanitario ed economico pubblico, non commerciabile, del plasma raccolto tramite donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita”.