Avis Regionale Lombardia torna nelle scuole e sarà anche a Lecco

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Avis Regionale Lombardia

Verrà illustrato il progetto “R.I.S.E. – Realtà virtuale, Innovazione, Salute ed Educazione”

Tra i 60 istituti superiori coinvolti anche l’IIS “G. Bertacchi”

LECCO – Avis Regionale Lombardia torna nelle scuole con il progetto “R.I.S.E. – Realtà virtuale, Innovazione, Salute ed Educazione” di Avis Nazionale, dedicato agli studenti di classe terza superiore, nato allo scopo di diffondere e sensibilizzare i giovani riguardo i temi del volontariato, della donazione del sangue, oltre che promuovere l’impegno sociale a favore di cittadinanza attiva, solidarietà, salute e benessere.

Tra i 60 istituti superiori coinvolti, sono 13 le scuole lombarde che hanno già aderito al progetto innovativo: a Bergamo il Liceo Scientifico Statale Lorenzo Mascheroni, a Brescia l’IISS L. Bazoli-M. Polo, a Como l’ITES Caio Plinio Secondo, a Lecco l’IIS “G. Bertacchi”, a Lodi il Liceo Artistico Callisto Piazza e l’IIS di Sant’Angelo Lodigiano Pandini, a Mantova l’Istituto Superiore Enrico Fermi, a Milano l’Istituto Tecnico Industriale Statale “E. Mattei”, per il territorio di Monza e Brianza il Liceo Porta, a Sondrio il Liceo “P. L. Nervi – G. Ferrari” di Morbegno, a Varese il Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci”, il Liceo Classico “Giovanni Pascoli” e il Liceo delle Scienze Umane opz. Economico Sociale.

“Il grande successo di questo progetto consta nel ritorno nelle scuole dopo anni di lontananza e distacco, veicolando la mission e i valori della nostra associazione in una forma più vicina alle nuove generazioni – afferma Oscar Bianchi, Presidente di Avis Regionale Lombardia – Siamo al passo con la tecnologia e con i cambiamenti dettati dal contemporaneo e, per questo motivo, sempre più vicini ai giovani. È importante sensibilizzare i ragazzi riguardo i temi della cittadinanza attiva, della donazione del sangue e del volontariato poiché essi rappresentano il nostro futuro. Avis Regionale Lombardia è caratterizzata da una presenza capillare e, grazie ai nostri volontari, riusciamo a coprire il 24% del fabbisogno nazionale di sangue. Grazie a questo progetto seminiamo consapevolezza, dettando le basi per un futuro comune che ci permetterà di raccogliere senso civico e impegno sociale”.