“Basta guerra”: in tanti al presidio della Tavola lecchese per la pace

Tempo di lettura: 2 minuti

Il presidio per la pace si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì, sul lungolago

L’appello per un cessato il fuoco tra Israele e la Palestina: “Fermiamo la violenza. Prendiamo per mano la pace”

LECCO – “Fermiamo la violenza. Prendiamo per mano la pace”. E’ l’appello lanciato nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì, durante il presidio promosso dalla Tavola lecchese per la pace al fine di chiedere l’immediata fine delle ostilità tra Israele e la Palestina.

La manifestazione pacifica si è tenuta al monumento ai caduti sul lungolago e ha visto la partecipazione anche dei sindaci di Lecco Mauro Gattinoni, di Oggiono Chiara Narciso, di Malgrate Flavio Polano e di Dolzago Paolo Lanfranchi.

Molti i cittadini presenti, accomunati da un unica grande desidero ovvero di far cessare il rumore delle bombe e delle armi. Tante le bandiere sventolate, tutte rigorosamente arcobaleno per far parlare l’unico linguaggio della pace.

Durante la manifestazione è stato rivolto un appello al Consiglio di sicurezza delle nazioni Uniti affinché intervenga, come garante del diritto internazionale, per porre fine alla tragedia in Medio Oriente mettendo al centro la risoluzione dell’annosa questione palestinese ristabilendo le condizioni per la costruzione di una società pacifica.

Sono state anche lette le parole del pacifista di Bulciago Vittorio Arrigoni, ucciso nel 2011 a Gaza: “Restiamo umani. A qualunque latitudine facciamo parte della stessa comunità. Ogni uomo, ogni donna, ogni piccolo di questo pianeta, ovunque nasca e viva, ha il diritto alla vita e alla dignità. Gli stessi diritti che rivendichiamo per noi appartengono anche a tutti gli altri e le altre, senza eccezione alcuna. Restiamo umani, anche quando intorno a noi l’umanità pare si perda.