Colico. L’Anpi ricorda l’82° anniversario della Battaglia di Nikolajewka

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L’Anpi ricorda il sacrificio degli alpini e l’impegno per la pace globale

L’anniversario verrà celebrato domenica 2 febbraio

COLICO – Il prossimo 2 febbraio, la Sezione Lario Orientale dell’Anpi prenderà parte, come in passato, alle celebrazioni di Colico, insieme alle donne e agli uomini dell’Associazione Nazionale Alpini, per ricordare il tragico epilogo della guerra di invasione della Russia da parte dei nazifascisti.

Una guerra che ha avuto un costo altissimo anche per gli alpini, mandati allo sbaraglio da una folle ambizione imperialista. Come ricordato lo scorso anno da Foschini, presidente della sezione ANA Alto Lario, con quella battaglia gli alpini “tornarono a baita”, segnando una delle pagine più dolorose della storia.

“Molti alpini, tornati a casa dopo la sanguinosa battaglia di Nikolajewka, furono tra i protagonisti delle prime formazioni partigiane. Nei nostri territori, figure di primo piano come Umberto Osio, Giovanni Battista Todeschini, Piero Magni, Mario Cerati, Galdino Pini, Alberto Varusio, Leopoldo Scalcini ‘Mina’ e altri valorosi alpini si unirono alla resistenza, contribuendo in modo determinante alla lotta partigiana nelle formazioni lecchesi” spiega Roberto Citterio, Presidente della Sezione Anpi Lario Orientale.

“Anche questo 82° anniversario si celebra mentre, in quelle stesse terre ricordate il 2 febbraio, come in Palestina e in numerosi altri angoli del mondo, è in corso una sorta di terza guerra mondiale a frammenti – continua Roberto Citterio – Nel ribadire il diritto di ogni popolo a difendere la propria sovranità, anche con le armi, come Anpi sottolineiamo che la pace rappresenta la condizione imprescindibile affinché tutte le forme di vita, umane e non, possano coesistere, e affinché possano fiorire democrazia, giustizia sociale e ambientale, diritti umani e civili”.

“La guerra, per sua natura, annulla queste condizioni. E, se davvero desideriamo la pace, dobbiamo essere disposti a dialogare anche con chi consideriamo nemico. Come ricordato lo scorso anno dal rappresentante nazionale dell’ANA, gli alpini sono fautori di pace, come già affermato in una lettera del 2020 firmata da alcuni premi Nobel per la pace” conclude Citterio.