Con le ferie, meno badanti: “Tante famiglie in difficoltà”

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Massimo Cannella, direttore del Caaf della Cgil Lecco, racconta i numeri dello sportello colf/badanti

“I periodi di ferie sono sempre i più complessi per le famiglie”

LECCO – Con l’estate e le ferie le famiglie possono trovarsi in difficoltà nella gestione dei propri anziani: anche le badanti hanno infatti diritto alle pause feriali e in questi periodi subentrano le famiglie, non senza difficoltà. Uno sguardo sul complesso mondo dell’assistenza domestica arriva dallo sportello colf e badanti della Cgil di Lecco. Ce ne parla il direttore del Caaf Massimo Cannella.
Sono circa 300 le persone a cui teniamo la contabilità della badante – ha spiegato – si tratta di anziani che non hanno trovato il posto nelle Rsa, che non hanno i soldi per accedere a queste strutture o non hanno tempo di aspettare le lunghe liste di attesa, un aspetto di non poco conto. L’affiancare ad un anziano una persona che se ne prenda cura non è facile: non sempre infatti accettano di avere qualcuno in casa ma è necessario per sempre più famiglie che, di fronte all’inaccessibilità delle case di riposo, scelgono di ricorrere alla badante”.

In estate, ma anche durante le vacanze invernali, ricorre il problema delle ferie: “Naturalmente le badanti a contratto hanno diritto alle pause feriali durante le festività e questo obbliga le famiglie a prendersi cura dei propri anziani. Chi è più fortunato ha due figure di riferimento che si alternano, ma nella maggior parte dei casi non è così e ci si trova da soli, con le difficoltà del caso” ha spiegato Cannella.

Lo sportello colf/badanti attivo presso il Caaf della Cgil di Lecco assiste le famiglie che intendano assumere collaboratori domestici ed anche baby sitter: “Li affianchiamo nella contabilità, occupandoci della burocrazia e di tutti gli aspetti amministrativi – ha continuato il direttore – solitamente incontriamo la persona che richiede il servizio una prima volta per conoscere la situazione, dopo di che rimaniamo in contatto via mail o telefono”. Lo sportello, come precisato, non fornisce il personale: “Si possono rivolgere al nostro servizio famiglie che abbiano già individuato una figura, per metterla a contratto a seconda delle necessità”. Come ricordato, lo sportello lavora su appuntamento (telefono 0341 323900, tasto 2): “Gestiamo anche le pratiche per la nomina dell’amministratore di sostegno e relativa contabilità” ha ricordato il direttore del Caaf.

Riguardo ai contratti, Cannella ha detto: “E’ un mondo molto in movimento, anche per ragioni naturali, dal nostro punto di osservazione, che è ovviamente parziale, delle 300 famiglie che hanno in casa collaboratori domestici per almeno un terzo apriamo e chiudiamo contratti nell’arco dell’anno”.

Quello dell’assistenza domestica è un mondo per lo più femminile: “Affidiamo i nostri anziani principalmente a donne, la maggior parte provenienti dall’est Europa: Ucraina, Moldavia, Romania. I badanti uomini sono pochi, ma c’è qualche eccezione”.

L’auspicio per il futuro è che questo impiego diventi una professione a tutti gli effetti: “Si tratta di un lavoro delicato e spesso sottovalutato dal punto di vista sociale che, a nostro parere, deve trovare una professionalità più alta – ha detto Cannella – ci piacerebbe che in un futuro non troppo lontano si possa parlare di collaboratrici domestiche qualificate, con un’attestazione anche minima ma che garantista di potersi occupare della persona assistita anche nei casi più delicati, con una base per il primo soccorso ad esempio ma anche attenta all’aspetto psicologico. Il rischio è che questo venga sottovalutato, minando così l’ultimo percorso di vita dei nostri anziani. Un conto è prendersi cura di un anziano autosufficiente, che probabilmente necessità solo di compagnia, un conto di un anziano non autosufficiente da assistere parzialmente o in tutto” ha concluso.