Uno sguardo su Lecco da una prospettiva tutta nuova
San Pietro al Monte tra arte e natura. Pian delle Betulle un paradiso a misura di famiglia
LECCO – Pasqua è sinonimo di Primavera. Le temperature sono più miti, le giornate più lunghe e, meteo permettendo, è piacevole trascorrere qualche ora all’aperto in mezzo alla natura. Ecco tre idee nelle nostre zone per trascorrere le giornate di Pasqua e Pasquetta “a chilometro zero”.
Lecco, la natura a due passi dalla città
La fascia montana racchiusa tra la città e il gruppo del Resegone rappresenta un’ottima alternativa per immergersi nella natura senza bisogno di spostarsi in auto. Basta un paio di scarpe da trekking e, dopo qualche centinaio di metri di asfalto o un breve tratto in bus (qui gli orari e i percorsi delle linee urbane) dal centro, si possono raggiungere i numerosi sentieri e mulattiere che partono dai rioni alti della città.
Qui proponiamo un itinerario ad anello che, partendo dal vecchio nucleo di Acquate, vi farà scoprire la città da un’altra prospettiva. Dalla caratteristica piazza della Vittoria dove è ancora possibile respirare atmosfere manzoniane e il tempo sembra essersi fermato imbocchiamo via Conte Attilio (guardando il Bar Vitali sulla sinistra), percorso la stretto viottolo iniziamo a salire lungo via Resegone (che poi diventerà via per Erna): la vecchia mulattiera sale accanto alla strada che porta alla funivia attraversando il suggestivo nucleo di Falghera (con la sua chiesetta e il lavatoio). Dopo un altro tratto in salita (circa 30’/45′ dalla partenza) arriviamo alla chiesetta in località Malnago.
Qui, prestando attenzione, percorriamo un breve tratto di strada asfaltata (100 metri) fino a giungere a un tornante dove è dipinta una bandiera del Milan. Lì si imbocca la mulattiera che, dopo i primi metri piuttosto ripidi, spiana. Al bivio successivo prendiamo a destra sull’evidente strada sterrata in discesa seguendo le indicazioni del sentiero Rotary (alcuni cartelli e bolli gialli-azzurri). La strada attraversa un bosco e, piegando a destra, diventa un sentiero stretto tra due grandi prati. In fondo ci troviamo a un bivio: a destra in pochi metri siamo in località Cavagiozzo dove c’è la baita degli Alpini di Acquate; noi prendiamo a sinistra in direzione Ponte della Tenaglia. Il sentiero si immette su una strada sterrata che ci porta in località Ponte della Tenaglia dove si attraversa il torrente Bione (sul ponte è visibile una tenaglia – 1h/1h30′ dalla partenza).
Costeggiamo la recinzione dell’agriturismo e prendiamo il comodo sentiero in discesa che ci porterà a scoprire un altro splendido angolo della nostra città: il Santuario della Madonna della Rovinata sopra Germanedo (2h dalla partenza). Da qui percorriamo in discesa la via Crucis fino a giungere in via alla Rovinata (2h30′).
Siamo di nuovo in città, percorriamo via alla Rovinata facendo attenzione a tenere la destra all’altezza del civico 19. Percorriamo tutta la via che attraversa il cuore del rione di Germanedo e imbocchiamo prima via Oratorio e poi, tenendo sempre la destra, via Rovereto, una strada che diventa pedonale e sbuca su corso Promessi Sposi all’altezza del civico 146. Lì dopo un breve tratto su strada in leggera salita (150 m) raggiungiamo via Maria Tramaglino tornando in piazza della Vittoria.
Valsassina, ai Pian delle Betulle con tutta la famiglia
Una breve passeggiata adatta alle famiglie nel cuore della Valsassina ai piedi del Monte Cimone. In auto raggiungiamo l’Alpe di Paglio, nel comune di Casargo. Da qui prendiamo un comodo sentiero che, immerso in un bellissimo bosco, consente di raggiungere in una mezzoretta i Piani delle Betulle.
Da qui, volendo allungare un po’ la nostra camminata, partono numerosi sentieri alcuni dei quali anche impegnativi. Tra le varie escursioni segnaliamo la breve camminata all’Alpe di Ortighera (20′); al Lares Brusaa (1h) e al rifugio Ombrega (1h40′). Per chi preferisce i pin-nic ci sono spazi in abbondanza per gustare la propria merenda (la raccomandazione è di portare sempre a valle i propri rifiuti), altrimenti ci sono diversi punti ristoro dove fermarsi e assaggiare le specialità tipiche.
Alla scoperta della splendida basilica di San Pietro al Monte
Il complesso benedettino di S. Pietro al Monte in Civate, situato a 662 metri di altezza, è uno dei complessi abbaziali più interessanti della Lombardia per il suo notevole valore storico, artistico, religioso e per l’unicità del luogo in cui sorge, ai piedi del Monte Cornizzolo, sopra il paese di Civate. L’Associazione Amici di San Pietro, nata nel 1975, raccoglie un gruppo di volontari che collaborano alla conservazione del complesso monumentale della basilica di San Pietro al Monte e dell’Oratorio di San Benedetto e all’accoglienza dei visitatori (qui tutte le informazioni)
L’Abbazia di San Pietro al Monte si raggiunge esclusivamente a piedi con una camminata relativamente semplice che richiede scarponcini o scarpe adatte per percorrere i 2,5 chilometri e 400 metri di dislivello tra Civate e il complesso abbaziale lungo il sentiero ciottolato di montagna che nell’ultima parte sale a gradoni. Il sentiero parte dalla frazione Pozzo di Civate (segnavia n. 10). Parcheggi per le auto: via Cerscera, via Abate Longoni, via Broggi, piazza Antichi Padri (nei giorni festivi è vietata la sosta in via del Pozzo e in via del Rii).
Da San Pietro al Monte è poi possibile proseguire la camminata per raggiungere il Rifugio Marisa Consiglieri e il Monte Cornizzolo. Questo ulteriore tratto, benché non presenti particolari difficoltà tecniche, richiede un buon allenamento perché bisogna affrontare altri 600 metri di dislivello. Una volta in cima però saremo ripagati da un panorama meraviglioso che spazia dalla Brianza con i suoi laghi, alle Grigne e al Resegone.