Cyberbullismo, il truck della Polizia di Stato fa tappa a Lecco

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Una vita da social

La campagna educativa “Una vita da social” è rivolta a studenti e insegnanti

Basta vittime del cyberbullismo e di tutte le forme di prevaricazione connesse a un uso distorto delle tecnologie

LECCO – Gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con la Questura di Lecco, ospiteranno a bordo del “truck”, allestito con tecnologie di ultima generazione e nel rispetto delle normative anti-covid, studenti e insegnanti, per illustrare le principali insidie del web.

Dopo il grande successo riscosso nelle precedenti edizioni, torna a Lecco il truck della Polizia di Stato impegnato nella campagna educativa itinerante “Una vita da social”. Anche quest’anno, l’obiettivo è quello di sensibilizzazione i giovani sui “pericoli del web” e i rischi connessi all’uso della rete internet.

Il progetto, a cura del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e dell’Ufficio Relazioni Esterne, Cerimoniale e Studi Storici della Segreteria del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, alla sua IX edizione, dal tema “Haters e piccoli eroi”, è cofinanziato dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Istruzione.

Una vita da social polizia truck

La Polizia di Stato scende in campo al fianco dei ragazzi con l’obiettivo “di fare in modo che il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie (account falsi, identità anonime, molestie online), non faccia più vittime”.

Il tour itinerante è partito da Bologna lo scorso 3 novembre e terminerà la sua corsa il 29 aprile a Roma, dopo aver toccato 73 città italiane. Nella giornata di domani mercoledì 16 febbraio 2022 il truck della Polizia di Stato si fermerà per un giorno a Lecco nella centrale Piazza Garibaldi. Gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con personale della Questura di Lecco specializzato sulle tematiche in argomento, ospiteranno a bordo del truck studenti ed insegnanti, per illustrare le principali insidie del web.