Partenza dall’ex pizzeria Wall Street (oggi Fiore) e arrivo al Giglio di Pescarenico
Una marcia che ha unito simbolicamente i due beni sequestrati all’ndrangheta e restituiti alla collettività.
LECCO – Un fiume di giovani e giovanissimi in cammino per le strade del capoluogo, lungo l’itinerario che ha unito simbolicamente due beni sequestrati all’ndrangheta oggi a disposizione della comunità: è l’iniziativa del Centro Promozione Legalità di Lecco insieme a Libera che giovedì mattina ha coinvolto quasi 500 studenti di 14 scuole.
Dalla pizzeria ‘Fiore’, l’ex Wall Street smascherata negli anni Novanta quale sede degli affari del clan Coco Trovato, gli studenti hanno percorso le strade del Caleotto per poi spostarsi a Pescarenico, in piazza Padre Cristoforo e raggiungere il Giglio, locale anch’esso sequestrato alla malavita ed oggi un centro ricreativo per gli anziani.
Molto più di “cento passi” la distanza tra i due immobili, ma la vicinanza di questi luoghi alla quotidianità dei lecchesi è l’evidenza quanto anche nella città del Manzoni la criminalità organizzata è riuscita a radicarsi sul territorio: così, un brano del celebre film che racconta la vita di Peppino Impastato è stato rappresentato dagli studenti in questa giornata simbolica, rivolta ai più giovani, di lotta alla mafie e per la legalità.
Dai bimbi dell’infanzia ai ‘grandi’ delle superiori, il coinvolgimento degli istituti scolastici è stato importante. Hanno partecipato le scuole: Medardo Rosso, Stoppani, Ticozzi, Fiocchi, Volta, Parini, Badoni, Maria Ausiliatrice e gli istituti comprensivi di Merate, Galbiate, Cremeno.
“Si tratta della conclusione di un percorso triennale 2020-22 svolto dagli studenti – racconta Roberta Ausenda del CPL di Lecco – in questi tre anni i ragazzi, insieme ai loro insegnanti, hanno lavorato sul tematica della legalità e dei beni sequestrati alla mafie quindi andando a conoscere quelli presenti sul territorio e realizzando una mappatura degli stessi”.
Una parte dei lavori degli studenti saranno presentati domani, venerdì, a Milano agli Stati Generali della Legalità.