Elettrificazione della Como-Lecco, chiusura per oltre due anni? I pendolari chiedono alla politica di rimediare

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Respinta la richiesta di Regione a Rfi di suddividere il 1° lotto (Albate-Molteno) in tre fasi per evitare una chiusura totale prolungata

“Chiediamo un intervento per rivedere il piano di cantierizzazione, in modo da ridurre il periodo di chiusura e limitare i disagi per i viaggiatori”

LECCO – Il Comitato Pendolari Como-Lecco ha inviato una lettera al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’Assessore Regionale alle Infrastrutture e all’Assessore Regionale al Trasporto Pubblico, oltre che ai consiglieri regionali delle province di Como e Lecco, ai presidenti delle province di Como e Lecco, ai sindaci delle città di Como e Lecco e ai sindaci dei comuni interessati dalla linea ferroviaria.

L’oggetto della comunicazione riguarda la preoccupante previsione di chiusura totale della linea Como-Lecco per oltre due anni a causa del piano di cantierizzazione dell’elettrificazione Albate-Molteno.

“Abbiamo accolto con favore la richiesta di Regione Lombardia a RFI di suddividere il Lotto 1 dell’elettrificazione (Albate-Molteno) in tre fasi funzionali (Albate-Cantù / Cantù-Merone / Merone-Molteno), una proposta che avevamo già avanzato nei nostri incontri con gli uffici regionali – spiegano dal comitato – Questa suddivisione avrebbe permesso di evitare una chiusura totale prolungata, garantendo almeno un servizio ferroviario parziale durante i lavori.

La richiesta è visionabile fra i documenti della procedura di Verifica di Assoggettabilità a VIA sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/10782/16085

“Tuttavia – proseguono – RFI ha respinto questa richiesta (qui il documento), motivando la scelta con un presunto aumento di costi e tempi dovuto alla diversa gestione del cantiere. Il piano attuale prevede quindi una chiusura della linea per 835 giorni consecutivi – oltre due anni, una soluzione inaccettabile per la mobilità del nostro territorio”

“Un blocco totale della linea per oltre 2 anni avrebbe ripercussioni pesantissime su studenti, lavoratori, frontalieri e sul turismo, con un impatto significativo sulla vivibilità del territorio. La chiusura della tratta Merone-Molteno per oltre 2 anni, su un tratto di soli 7 km e senza particolari complessità infrastrutturali, appare eccessiva e penalizzante per i pendolari. L’assenza di una chiara visione del servizio ferroviario post-elettrificazione, con le richieste di Regione Lombardia – riguardanti l’estensione del servizio TILO e il potenziamento dell’infrastruttura – che sono state rimandate a futuri interventi senza una pianificazione definita”.

“Chiediamo un intervento per rivedere il piano di cantierizzazione, in modo da ridurre il periodo di chiusura e limitare i disagi per i viaggiatori. In particolare, proponiamo: Priorità all’elettrificazione tra Albate e Cantù, consentendo l’estensione del servizio TILO fino a Cantù già in una prima fase; Mantenimento della mobilità con un servizio sostitutivo su bus nella tratta Molteno-Merone-Cantù; Un piano di cantiere che garantisca la riapertura anticipata della tratta Merone-Molteno”.

“Il nostro territorio – concludono i pendolari – merita un’infrastruttura moderna e adeguata, ma non merita una chiusura così prolungata né un’opera incompleta che non garantisca un servizio efficiente”.