Dopo la festa per gli Europei e Notte Bianca, si rischia l’aumento dei contagi anche nel lecchese?
Signorelli: “Il virus sta girando ma all’aperto più difficile il contagio. Serve rigore su eventi e attività al chiuso”
LECCO – Strade del centro affollate sabato per la Notte Bianca di Lecco, la settimana prima in centinaia erano invece scesi in piazza per festeggiare la vittoria della nazionale agli Europei di Calcio. L’estate, poi, moltiplica le occasioni di incontro e gli eventi estivi, promossi da enti e amministrazioni comunali, li favoriscono.
Proprio oggi la Prefettura di Lecco ha diffuso un documento operativo con le linee guida da servire per lo svolgimento di manifestazioni ed eventi pubblici (qui il documento integrale).
E’ giusto dunque questo ritorno alla normalità, a fronte anche dell’avanzare della campagna vaccinale, oppure è auspicabile una maggiore attenzione da parte di tutti?
“Da quello che abbiamo potuto vedere a livello nazionale, i casi più importanti di infezione si sono registrati più in occasioni al chiuso, meno all’aperto. Restando in Lombardia, per esempio, dopo i festeggiamenti dei tifosi dell’Inter non c’è stato quell’aumento temuto dei casi. C’è da dire che stiamo però entrando in una fase endemica della malattia, significa il virus circolerà ancora parecchio, bisogna quindi mantenere un atteggiamento di generale prudenza, almeno per un certo periodo ancora” ci spiega il prof. Carlo Signorelli, lecchese, docente di Igiene e sanità pubblica all’Università di Parma e all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
“Difficilmente si raggiungerà l’immunità di gruppo in tempi brevi ed è prioritario vaccinare quei soggetti fragili che ancora non si sono sottoposti a vaccinazione – prosegue Signorelli – i casi gravi che si registrano attualmente riguardano infatti le persone non vaccinate, mentre sappiamo che i vaccinati possono comunque reinfettarsi e probabilmente trasmettere il virus ad altri. Per questo è il caso di mantenere delle precauzioni”
Favorevole al green pass nella vita quotidiana? “Sì, modulandolo in base al tipo di attività per cui andrà ad essere adottato, tendenzialmente quelle ludico-ricreative, credo sia più difficile l’applicazione per quanto riguarda i mezzi di trasporto, mentre per bar e ristoranti credo possa essere utile per gli spazi al chiuso, lasciando accesso libero all’esterno”.
Già sindaco di Perledo ed ex presidente di Comunità Montana, Signorelli oggi sconsiglierebbe agli amministratori locali di promuovere eventi pubblici o occasioni di richiamo per la gente? “Io sarei molto tollerante sulle iniziative all’aperto e più rigoroso invece sulle manifestazioni al chiuso”.