“Formazione specifica per le RSA e RSD necessaria”
Il corso si è svolto presso la sede dell’Accademia di formazione per il servizio sociosanitario lombardo, Polis Lombardia
MILANO – Si è concluso a Milano, presso la sede dell’Accademia di formazione per il servizio sociosanitario lombardo, Polis Lombardia, la sesta ed ultima giornata del corso di formazione destinato ai responsabili medici delle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) e RSD (Residenza Sanitaria Disabili) delle province di Lecco e di Monza Brianza, sul tema della gestione delle emergenze. Le prime cinque giornate si sono svolte presso la sede di ATS Brianza che ha ideato e organizzato l’iniziativa come proseguimento di un attento lavoro di supporto ai gestori della rete territoriale, sia nella gestione dell’emergenza pandemica che nella redazione del piano operativo pandemico che ora ogni struttura ha tra le sue procedure. Polis Lombardia e la Direzione Generale Welfare – UO Rete Territoriale e UO Prevenzione, hanno condiviso e sostenuto questa esperienza formativa anche al fine di proporla, a seguito della prima edizione, come programma di formazione da estendere a tutto il territorio regionale.
“Le strutture residenziali sociosanitarie, ed in particolare le Residenze Sanitarie Assistenziali e le Residenze Sanitarie per Disabili (RSA e RSD), rappresentano una preziosa risorsa nell’ambito della rete di offerta del territorio di ATS – ha spiegato il Direttore Generale di ATS Brianza dr. Carmelo Scarcella – Si tratta di luoghi dove viene garantita assistenza a grandi fragilità e pertanto è necessario assicurare che in presenza di emergenze sanitarie, quale è stata la pandemia da SARS CoV-2, siano predisposti per tempo tutti gli strumenti necessari per garantire la protezione degli ospiti e la sicurezza degli operatori. Ed è proprio per questo motivo che ATS, nei mesi scorsi, ha stimolato e coordinato le strutture affinché predisponessero un Piano per la gestione di futuri eventi pandemici”.
“Per garantire l’applicabilità di un Piano di emergenza è necessario che le figure chiave della struttura siano in grado di utilizzarlo al meglio e per questo è indispensabile dedicare specifici percorsi formativi mirati, come quello progettato da ATS Brianza – ha proseguito il dr Scarcella – In particolare il responsabile sanitario di RSA/RSD ha un ruolo primario, non solo per la gestione ordinaria delle attività, ma soprattutto in situazioni di emergenza quando deve garantire la continuità assistenziale pur in presenza di numerosi fattori sfavorevoli interni o esterni alla struttura. Il corso appena concluso è stato progettato proprio nell’ottica di offrire una metodologia di lavoro applicabile a scenari di rischio differenti”.
Il dr. Alessandro Colombo, Direttore di Polis Lombardia, ha evidenziato “l’esito positivo di questo corso sperimentale che, visto il successo sia in termini di interesse creato nei destinatari che di importanza dei temi, ha le basi per essere diffuso su tutto il territorio lombardo. L’idea di una formazione specifica per le RSA e RSD è nuova e necessaria poiché queste strutture sono elemento imprescindibile del sistema di cura”. Infine ha sottolineato che “mettere in aula direttori di diverse strutture permette la creazione di nuove relazioni tra professionisti che producono sinergie autentiche ed efficaci”.
Molto attiva è stata la partecipazione degli iscritti al corso che hanno interagito proponendo anche soluzioni innovative sulla base della loro esperienza e competenza. Il Direttore Sociosanitario dr Antonio Colaianni, che ha seguito da vicino tutto il percorso, nella giornata conclusiva ha espresso apprezzamento per il coinvolgimento e la consapevolezza, emersa nei partecipanti durante tutto il corso, di “sentirsi parte attiva di un sistema, di una rete che deve tener collegati i diversi attori del sistema sanitario, sociosanitario e sociale” in un’ottica di reciproco scambio e collaborazione. Le RSA ed RSD hanno dimostrato nella pandemia che non sono solo realtà che “hanno bisogno supporto, ma sono anche in grado di attivare soluzioni per supportare il territorio”.
Il corso ha raggiunto il numero massimo di iscritti previsti, con 30 partecipanti e si è sviluppato in 6 giornate dove sono stati affrontati diversi temi quali l’analisi del contesto e degli aspetti organizzativi e strutturali, la gestione delle risorse umane, la gestione del rischio, la comunicazione interna e esterna e la continuità delle cure.