Già raccolti 300mila euro: il piccolo Achille volerà negli Usa per operarsi

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Achille raccolta fondi

Sta facendo il pieno di solidarietà la raccolta fondi promossa dai genitori del piccolo Achille

Le operazioni verranno eseguite il 7  e il 21 settembre negli Stati Uniti dove opera un luminare nella chirurgia pediatrica

LECCO – “Finalmente il primo passo è stato fatto, sono state fissate le date per le prime due operazioni agli occhi di Achille, saranno il 7 e il 21 settembre”. A comunicarlo, senza nascondere l’immensa gratitudine nei confronti delle tante persone che stanno dimostrando solidarietà e vicinanza, concreta, alla battaglia del loro piccolo, sono Sara Rusconi e Simone Losa, genitori del piccolo Achille, nato il 1° marzo 2022 affetto da una malattia genetica ultra rara, la malattia di Norrie.

In poche settimane la campagna di raccolta fondi, avviata tramite la piattaforma online Go Fund Me, ha superato i 280mila euro, rendendo possibile organizzare la trasferta negli Stati Uniti e sottoporre Achille ai primi delicati interventi a cura del dottor Antonio Capone, uno dei migliori chirurghi vitreo-retinici pediatrici del mondo, nonché l’unico con esperienza significativa di bambini con la malattia di Norrie.

Il luminare, dopo aver visto le ecografie di Achille, aveva dato qualche speranza ai genitori, sottolineando come il caso fosse complicato, ma aggiungendo che effettuando una serie di interventi chirurgici entro i 6-7 mesi del bambino c’è una probabilità non trascurabile (il 50% circa) di recuperare la percezione della luce su almeno uno dei due occhi di Achille.
Interventi costosi e interamente a carico della famiglia che aveva così deciso di lanciare una raccolta fondi online per chiedere a chiunque una mano.

La risposta delle persone è andata al di là delle più rosee aspettative, come confermano gli stessi genitori sulla pagina della raccolta fondi: “Siamo veramente colpiti dall’infinita generosità e dal grande affetto che stiamo continuando a ricevere ogni giorno, veramente grazie dal profondo del nostro cuore. Grazie a chi ha donato, a chi ha condiviso e a chi si è impegnato per organizzare eventi che supportano la nostra raccolta”.

Un supporto, quello ricevuto dai tanti che hanno deciso di effettuare una donazione o di promuovere iniziative di raccolta fondi, che sta trasmettendo ai giovani genitori “la forza di affrontare la battaglia contro una malattia purtroppo attualmente incurabile” avevano scritto gli stessi genitori cinque giorni dopo aver dato inizio alla campagna di crowdfunding.
Grazie ai fondi che stiamo raccogliendo potremo non solo sostenere le operazioni e le cure agli occhi di Achille (che come abbiamo già scritto, purtroppo ad oggi non potranno ridargli la vista ma al più la percezione della luce, estremamente preziosa per continuare a sperare), ma soprattutto finanziare in maniera significativa progetti di ricerca su cure sperimentali per la sua malattia, che purtroppo essendo rarissima vanno a rilento a causa della mancanza di fondi. In questo modo Achille e altri bambini con la sua patologia potranno continuare a sperare nei progressi che potranno essere fatti nei prossimi anni dalla medicina, e in una vita straordinaria come quella che meritano”.