Inclusione e accessibilità come strumenti fondamentali per proteggere le donne cieche e ipovedenti dalla violenza di genere
“Le donne cieche e ipovedenti non chiedono semplicemente protezione, ma pari opportunità”
LECCO – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Consiglio Regionale Lombardo dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti rilancia un messaggio chiaro e imprescindibile: “la violenza non risparmia nessuna donna, neppure quelle con disabilità, comprese le persone con disabilità visiva”.
“Le donne cieche e ipovedenti vivono la loro quotidianità con la stessa intensità di tutte le altre: costruiscono relazioni, perseguono obiettivi professionali, coltivano affetti e cercano autonomia. Tuttavia, quando la società e le istituzioni non garantiscono pari accesso all’informazione, alla sicurezza e ai servizi di tutela, il loro diritto a difendersi, a denunciare e a essere credute diventa più vulnerabile – continua Silvano Stefanoni, Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Per questo motivo, inclusione e accessibilità devono costituire pilastri imprescindibili di ogni politica contro la violenza di genere”.
“La violenza non si manifesta solo attraverso gesti fisici: può assumere forme subdole come il controllo, l’isolamento, la dipendenza economica o la negazione dell’autonomia personale. Combatterla significa riconoscere ogni donna nella sua piena dignità, senza permettere che una condizione sensoriale o fisica diventi un ostacolo alla sua libertà” spiega Stefanoni.
“Come Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Lombardia – afferma Silvano Stefanoni – ribadiamo che la lotta alla violenza di genere deve essere realmente universale e accessibile. Le donne cieche e ipovedenti non chiedono semplicemente protezione, ma pari opportunità, rispetto e la possibilità di essere pienamente protagoniste della propria vita, libere da ogni forma di violenza e discriminazione”.
Il Consiglio Regionale Lombardo UICI invita istituzioni, associazioni e cittadini a un impegno quotidiano e concreto. “Solo così sarà possibile costruire una società in cui la diversità non diventi mai un pretesto per escludere o negare diritti, ma rappresenti una ricchezza capace di rendere la comunità più consapevole, giusta e solidale” conclude il Presidente.

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