Giornata Mondiale del Rifugiato, ecco la campagna ‘Io pago l’affitto’

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L’iniziativa volta a sensibilizzare sul tema dell’accesso alla casa

“Ancora tanti utenti in carico al Sistema Integrazione e Accoglienza fanno fatica a causa dei pregiudizi”

LECCO – Una campagna di sensibilizzazione sul tema dell’accesso alla casa, in particolare all’affitto, a favore delle persone migranti, rifugiate e richiedenti asilo che vivono sol nostro territorio e che, nonostante lavorino e in alcuni casi abbiano anche la cittadinanza italiana, fanno fatica a trovare un’abitazione per colpa dei pregiudizi.

Si chiama ‘Io pago l’affitto’, iniziativa lanciata nell’ambito del progetto ‘Lecco una Provincia accogliente’ del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) in collaborazione con un’ampia rete di enti pubblici e di terzo settore. La presentazione della campagna si è svolta questa mattina, lunedì 11 giugno, presso la Casa della Carità, alla presenza del sindaco Mauro Gattinoni, dell’Assessore al Welfare Emanuele Manzoni, del presidente del Consorzio Consolida Lorenzo Guerra, la responsabile dell’Ambito di Bellano Manila Corti e del responsabile del SAI Davide Biffi.

La campagna, lanciata in occasione della Giornata del Rifugiato che si celebra il prossimo 20 giugno, ha come obiettivo quello di provare ad incidere sul pregiudizio legato alla scarsa affidabilità delle persone straniere nel mantenere le spese di affitto. “La peculiarità dell’iniziativa – hanno spiegato gli organizzatori – è che abbiamo coinvolto direttamente e attivamente persone migranti, rifugiate e richiedenti asilo, conosciute e seguite dal SAI, che hanno riscontrato difficoltà ad accedere all’affitto, legate a questioni di identità, nazionalità, colore della pelle e limitate garanzie offerte dalle persone”. Sette i volti della campagna: Carlos (El Salvador), Ali (Pakistan), Islam (Bangladesh), Rim e Youssef (Tunisia), Iryna e Halyna (Ucraina) che hanno raccontato la loro storia (i video si trovano sul sito www.rifugiatolecco.it). I manifesti della campagna sono stati affissi a partire dalla giornata di ieri, 10 giugno, in diversi comuni della Provincia e per l’occasione verranno distribuite anche delle cartoline tematiche.

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Il sindaco Gattinoni e l’assessore Manzoni

“Siamo particolarmente contenti di questa campagna – ha commentato il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni – sul filo dell’ironia, vogliamo sdoganare tanti luoghi comuni e dare un messaggio potente. Soprattutto, vogliamo fare capire che l’integrazione è un valore, anche per noi”.

“Il territorio lecchese sta facendo una cosa straordinaria partendo da scelte politiche ben precise – ha aggiunto l’assessore Manzoni – il diritto all’abitare oggi è un tema complesso, anche per logiche di mercato, è giusto che ognuno faccia la sua parte. Come Comune abbiamo reintrodotto il contributo sugli affitti, stiamo lavorando per rendere questo intervento più strutturale e non occasionale, visto l’aumento delle difficoltà nella popolazione – ha continuato – con questa campagna invece proviamo a sensibilizzare sul tema dell’accompagnamento a chi fa più fatica. Sono tante le persone straniere che, pur vivendo e lavorando a Lecco da anni non riescono ad accedere agli affitti per colpa dei pregiudizi”.

io pago l'affitto-campagna16 i Comuni della Provincia di Lecco aderenti al Sai, undici quelli che hanno patrocinato la campagna (Barzanò, Bulciago, Calco, Casatenovo, Galbiate, Mandello, Merate, Osnago, Premana, Sirtori e Santa Maria Hoè). 150 i posti a disposizione: “Ad oggi abbiamo una cinquantina di cittadini ucraini accolti a Lecco a partire dal 2022, anno di inizio del conflitto – ha fatto sapere Biffi – poi ci sono persone di altre nazionalità, principalmente nigeriani, gambiani e pakistani. Possiamo dire che aiutiamo un po’ tutto il mondo. Questa campagna, ci tengo a sottolinearlo, non è l’ultimo passo ma il primo di un percorso in cui crediamo molto. Ringraziamo pertanto tutti, dalle istituzioni, ai comuni, alle associazioni, per il costante supporto”.

Manila Corti, Responsabile dell’Ambito di Bellano, ha ripercorso brevemente la storia del Sistema di Accoglienza ed Integrazione, nato nel 2001: “Siamo partiti con 18 posti per arrivare a 150 – ha ricordato – Il Sai è costituito dalla rete degli enti locali atta a garantire interventi di accoglienza integrata e che prevede anche misure di assistenza, informazione e orientamento nella costruzione di percorsi individuali d’inserimento lavorativo e sociale. Inizialmente l’accoglienza era per gli uomini poi si è estesa alle donne e ai nuclei familiari. Mi vengono in mentre quattro parole: continuità, attenzione verso l’accoglienza diffusa, accordo tra i vari enti e il valore del sistema.

io pago l'affitto-campagnaSoddisfatto anche il presidente di Consolida Lorenzo Guerra: “Per noi è centrale lavorare con le persone, il tema della casa è sicuramente delicato e complesso e comporta un’attenta lettura di dati alla luce dell’attuale situazione abitativa sul territorio provinciale e nella città capoluogo – ha detto – è interessante però sottolineare che dal 2018 al 2022 ben il 22% delle persone accolte all’interno del SAI non è riuscita ad accedere in maniera autonoma alla casa, nonostante la possibilità data dal reddito. E’ dato che fa riflettere e che con questa campagna vogliamo provare ad invertire” ha concluso.