Gli scaffali si svuotano per gli acquisti compulsivi di pasta, farina e olio
“Volumi di vendita non prevedibili ma non ci sono problemi di approvvigionamento della merce”
LECCO – Colpiscono e stupiscono le immagini delle scaffalature del supermercati vuote, soprattutto quelle dove si trova esposta la pasta ma anche la farina, il sale e l’olio di semi di girasole (vedi articolo precedente). Scene che ci riportano indietro di due anni, allo scoppio della pandemia di Covid, e che si ripetono da alcuni giorni ma che non sarebbe dovuta alla mancanza di merce nei magazzini della grande distribuzione:
“Al di là dell’olio di semi, dove effettivamente c’è una difficoltà di reperimento del prodotto e per il quale abbiamo limitato l’acquisto a due confezioni, non ci sono problematiche di forniture degli altri prodotti – ci spiega Valter Vangelisti, direttore commerciale di Iperal – E’ probabile che quanto comunicato dai media la scorsa settimana, rispetto al discorso fatto dal premier Draghi, abbia condizionato la gente ad effettuare degli acquisti non giustificati”.
“Non siamo in economia di guerra ma dobbiamo prepararci” aveva detto il capo del Governo nei giorni scorsi e non pochi, evidentemente, lo avrebbero preso in parola facendo scorte di viveri.
“Abbiamo registrato delle vendite decisamente anomale a partire da giovedì e nel fine settimana, un volume di acquisti che non era prevedibile ed è stato difficile gestire, non solo il caricamento degli scaffali, ma anche l’arrivo della merce della nostra piattaforma distributiva – spiega il referente di Iperal – I prodotti non mancano dunque ma ci auguriamo si possa comunque tornare alla normalità”.