“La scuola entra in carcere”, al Badoni un percorso sulla legalità

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Classe 5 AMM, che ha preso parte al progetto

All’incontro hanno partecipato l’educatrice della Casa Circondariale di Lecco Gloria Cattaneo, e una rappresentanza del personale penitenziario

L’educatrice ha aperto il suo intervento ricordando che all’interno del carcere si lavora attivamente per il reinserimento dei detenuti

LECCO – Presso l’Aula Gialla dell’Istituto Badoni, si è svolto il primo incontro del progetto sulla legalità “La scuola entra in carcere“, organizzato nell’ambito dell’Educazione civica e proposto dai docenti del Dipartimento di Lettere dell’Istituto Badoni per alcune delle classi Quinte. All’incontro hanno partecipato l’educatrice della Casa Circondariale di Lecco, dott.ssa Gloria Cattaneo, e una rappresentanza del personale penitenziario.

L’educatrice ha aperto il suo intervento ricordando che all’interno del carcere si lavora attivamente per il reinserimento dei detenuti, offrendo corsi di formazione e di istruzione, in un processo che vede gli operatori assumere un ruolo educativo fondamentale.

“La missione del carcere non si limita alla punizione, ma si concentra sul recupero e sull’integrazione dei detenuti, attraverso l’istituzione di corsi di studio e di alfabetizzazione, in particolare per gli stranieri, e fornendo gli strumenti necessari per evitare la recidiva del crimine che ha temporaneamente privato della libertà. Questo approccio è in piena armonia con l’articolo 27 della Costituzione Italiana, che promuove il recupero sociale del condannato come obiettivo primario, una sfida condivisa tra operatori carcerari, istituzioni e società” spiega l’educatrice.

Inoltre, l’educatrice sottolinea: “Una volta esauriti i guadagni derivanti dalle attività svolte all’interno del carcere, molti ex detenuti ricadono in comportamenti criminali. Per questo motivo, il lavoro carcerario non solo consente loro di guadagnare denaro per acquistare beni necessari, come le sigarette, ma, soprattutto, insegna l’importanza del rispetto delle regole e degli orari, favorendo così una preparazione adeguata per una reintegrazione positiva nella società”.

I ragazzi hanno ascoltato con grande interesse e attenzione gli interventi di tutti i relatori, ponendo domande pertinenti e approfondite. Alla fine, sono stati stimolati a riflettere tramite un’attività di interazione tra loro e i relatori, che ha permesso loro di rendersi conto di quanto poco conosciuta sia la realtà del carcere.

Alla fine dell’incontro, l’Educatrice ha espresso le sue congratulazioni agli studenti per l’attenzione e la sensibilità dimostrate nei confronti del mondo penitenziario. Ha apprezzato la loro volontà di superare i pregiudizi, adottando un approccio volto a valorizzare l’essere umano nella sua interezza, come portatore di valori e potenzialità. Ha sottolineato anche la loro capacità di oltrepassare le barriere, incontrando l’altro con una visione più autentica, che permette di cogliere il lato positivo di ogni persona e restituire alla società individui migliori, in linea con i principi della Costituzione.

Gli alunni hanno concluso il progetto con una visita alla Casa Circondariale di Lecco, che si è svolta nei mesi di febbraio e marzo. Questa esperienza ha rappresentato un’importante opportunità per avvicinare i ragazzi alla realtà quotidiana dei detenuti, offrendo loro un’occasione preziosa per dialogare direttamente con loro.

L’incontro, caratterizzato da un clima sereno, di cordialità e confronto, ha permesso ai ragazzi di conoscere più da vicino un mondo spesso relegato ai pregiudizi e agli stereotipi. L’iniziativa è stata accolta con grande interesse dai ragazzi, che hanno saputo trarre insegnamenti significativi dai detenuti, i cui consigli si sono rivelati preziosi spunti per la loro crescita personale e per la vita.

L’Istituto Badoni esprime il suo sentito ringraziamento e la sua sincera riconoscenza a tutto il personale della Casa Circondariale di Pescarenico, alle Educatrici e alla Direttrice, Dott.ssa Luisa Martina, per il loro prezioso supporto e la collaborazione.