L’Anpi Provinciale ha organizzato alle 18.30 un presidio antifascista in Largo Montenero
La fiaccolata, invece, è in programma alle 19.45 davanti alla lapide in via Cantarelli
LECCO – “Un sedicente gruppo di camerati (si vergognano pure loro di metterci la faccia!) ha indetto una fiaccolata presso lo stadio di Lecco, per la serata del 28 aprile, per ricordare la morte di 16 militi delle Brigate Nere, avvenuta subito dopo la liberazione dal nazifascismo”.
L’Anpi Provincia di Lecco, in risposta, ha organizzato per oggi, lunedì 28 aprile alle 18.30, un presidio antifascista in Largo Monte Nero, davanti al monumento dove il, 25 aprile, sono state posate le corone d’alloro in ricordo della liberazione dal nazifascismo. Una manifestazione per affermare la propria contrarietà alla fiaccolata prevista per le 19.45 in via Cantarelli a ricordo dei caduti della Repubblica Sociale.
“Consapevoli per episodi del passato che queste manifestazioni sfociano in comportamenti inquadrabili nel reato di apologia del fascismo, abbiamo chiesto alle Autorità competenti di vietare quella che si configura come un’offesa alla Città di Lecco, medaglia d’argento al Valor Militare per la sua lotta di Resistenza partigiana: non possiamo accettare questo affronto, mai, ma ancor più a ridosso del 25 aprile! Cittadine e cittadini, forze politiche, organizzazioni sindacali e associazioni sono invitate a manifestare con noi il proprio sdegno”.
Nella giornata di ieri, domenica, era stato il gruppo Alleanza Verdi Sinistra – Cambia Lecco a prendere posizione contro la fiaccolata: “L’apologia del fascismo è reato, è come tale va trattata. Come detto, rispetto per i morti, ma soprattutto rispetto per chi ha lottato dalla parte giusta della storia, per la libertà e la democrazia. Non usiamola per organizzare simili momenti, che di democratico hanno ben poco”.
Sulla questione è intervenuto anche il Partito della Rifondazione Comunista: “Lunedì 28 aprile a Lecco, si terrà la cerimonia dei nostalgici fascisti, in ricordo dei repubblichini fucilati dai partigiani il 28 aprile 1945. La fucilazione avvenne dopo una dura battaglia nel rione di Pescarenico, dove, a seguito della resa dei repubblichini che alzarono bandiera bianca, alcuni partigiani uscirono allo scoperto per andare a trattare, ma furono vigliaccamente colpiti. La provincia di Lecco fece posare una lapide in ricordo posizionata dietro lo stadio di Lecco, dove per anni ogni 28 aprile, fu il punto di ritrovo di militanti facenti parte di organizzazioni neo fasciste. Alcuni antifascisti/e hanno promosso, durante la giunta Brivio, una raccolta firme e momenti di informazione riguardo questi fatti. La lapide fu poi sostituita con un’altra meno ‘celebrativa’ ma più storica. Purtroppo, apprendiamo che il 28 aprile 2025 ci sarà un altro momento di commemorazione, legittimato dalle istituzione, con tanto di chiusura della via. Apprendiamo positivamente il fatto che l’Anpi abbia promosso un contro presidio e che Avs, che governa in maggioranza la città, abbia preso le distanze da questo tipo di commemorazione che va a cadere nell’apologia di fascismo. Ma ci chiediamo, come mai chi è in maggioranza non è venuto a conoscenza delle classiche procedure che vengono avviate tra questura e comune per autorizzare queste manifestazioni. Come Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti chiediamo e rinnoviamo le istituzioni a vietare qualsiasi possibilità di spazio pubblico e democratico, a forze politiche che inneggiano ad una ideologia che ha governato col pugno di ferro e represso qualsiasi istanza democratica, oltre ad aver portato il paese ad un alleanza disumana con il nazismo”.


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