L’appello di Legambiente Lombardia in vista del Capodanno: “Stop ai botti”

Tempo di lettura: 2 minuti

Un 2026 di pace può iniziare anche riflettendo su come festeggiamo l’anno nuovo

“Sono pericolosi per la biodiversità, la qualità dell’aria, la salute dei suoli, l’integrità delle persone e il benessere degli animali”

LECCO – “Il 2025 è stato un anno segnato da guerre che ancora affliggono l’Africa, il Medio Oriente e l’Europa, mentre i conflitti e gli attentati negli altri continenti non accennano a finire, consegnando l’immagine di un mondo belligerante. La tradizione di far esplodere fuochi artificiali per festeggiare le ricorrenze – non solo quella di Capodanno – perde sempre più di senso, pensando alla crescente frequenza dei botti che intenzionalmente uccidono e devastano. Le esplosioni provocate dal materiale bellico sono ormai, purtroppo, la normalità in molti paesi”.

Da questa riflessione nasce l’appello di Legambiente Lombardia a non utilizzare fuochi d’artificio e botti per festeggiare l’arrivo del nuovo anno perché, proprio come le munizioni militari, anche quelle “civili” costituiscono una minaccia per l’ambiente, oltre a essere inaccettabili sul piano etico.

“I fuochi artificiali inquinano l’aria, rilasciando grandi quantità di polveri sottili, monossido di carbonio, anidride solforosa e metalli tossici (bario, cromo, vanadio, stronzio, piombo), con picchi paragonabili a quelli del traffico veicolare ma che possono anche superare di molto i limiti di legge. Oltre a lasciare un mare di rifiuti in piazze e strade. I residui di metalli pesanti e composti chimici (clorati e perclorati) si depositano sui suoli e nelle falde acquifere, contaminando l’acqua e il cibo e minacciando la fauna. Per non parlare degli incidenti causati dal mancato rispetto delle norme di sicurezza, che portano a ustioni, accecamenti, mutilazioni e danni permanenti all’udito di chi li usa”.

A causa del forte rumore, che può arrivare a 190 dB, anche gli animali domestici sono crudelmente esposti a stress e problemi cardiaci, una minaccia che nei territori si estende anche agli animali selvatici e a quelli da allevamento, di cui poi ci nutriamo.

“Se proprio si vuole festeggiare l’anno illuminando il cielo, le alternative ci sono, come ad esempio i ‘laser show’ giochi di luci o spettacoli musicali, lanterne con LED riutilizzabili. O ancora meglio i cosiddetti ‘Spark’, scintille organiche che fanno luce e risolvono il problema del rumore e degli effetti collaterali dei botti tradizionali”.

“Il migliore augurio che dovremmo farci è quello di un ambiente da poter ascoltare in pace, festeggiando l’arrivo del nuovo anno in sicurezza e pensando agli altri esseri viventi – afferma Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Per questo dobbiamo lasciare al passato le esplosioni che uccidono e devastano che solo apparentemente non sembrano aver nulla a che fare con il grande ecocidio rappresentato dalla guerra, ma che in realtà sono parte di una cultura di prevaricazione e inutile crudeltà”.