Le celebrazioni sul lungolago e in piazza Garibaldi per la Festa della Repubblica
Assegnate onorificenze al merito e una medaglia d’onore
LECCO – Mattinata di celebrazioni a Lecco per il 2 Giugno: il capoluogo ha salutato 76esimo anniversario della nostra Repubblica con un momento istituzionale che si è svolto in centro con la grande partecipazione dei sindaci giunti da tutta la provincia, oltre che dei rappresentanti delle altre istituzioni locali, delle forze dell’ordine, dei consiglieri regionali e parlamentari del territorio.
L’alzabandiera sul lungolago ha aperto i festeggiamenti che sono proseguiti in piazza Garibaldi con i saluti istituzionali e con il conferimento delle onorificenze al merito.
“E’ un occasione solenne ma in fondo è una festa, un compleanno che oggi celebriamo – è intervenuto il prefetto Sergio Pomponio dopo aver letto il messaggio del presidente Sergio Mattarella – E’ il compleanno di una signora un po’ attempata ma sempre giovane, perché capace di rigenerarsi nelle difficoltà che ha saputo affrontare nella sua storia. E’ bello poterla festeggiare in piazza oggi e alla presenza di così tanti sindaci, simbolo di un senso di appartenenza forte del territorio”.
Un legame, quello tra istituzioni e comunità rimarcato anche dal sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni: “E’ un duplice sforzo quello a cui è chiamata oggi la Repubblica, uno sforzo sovranazionale guardando ai fatti che stanno accadendo oltre confine e interno nel rafforzare i legami con il territorio, partendo dai comuni. L’unità della Nazione non può esserci se non vi è unità delle comunità e nella comunità stessa, se non si tutelano le differenze in chiave di ricchezza, se non si favoriscono le identità tradizionali e lo scambio culturale, se ci si racchiude in campanilismi antistorici e se si dimentica il tessuto storico e sociale da cui proveniamo”.
“Impegnarsi per la Repubblica – ha proseguito Gattinoni – vuol dire spendersi per la ‘res publica’, la cosa pubblica, ciò che è di tutti e da tutti deve essere protetto. Vuol dire sentire la responsabilità di mettersi in gioco, la vocazione a : oggi, invece, assistiamo sempre più a una disaffezione alla politica che sempre più spesso sfocia nel disinteresse, nelle bassissime affluenze alle elezioni, alla totale assenza di candidati a ricoprire i ruoli fondamentali per il funzionamento dello Stato. Davanti a questa impassibilità noi membri delle Istituzioni siamo chiamati a interrogarci e ad agire, a offrire maggiori occasioni e modalità di partecipazione”.
“Dobbiamo saper guardare indietro, ai valori di unità e coesione che hanno animato i padri costituenti, per superare le difficoltà e sapere cogliere le nuove sfide che la Repubblica ha davanti a sé – ha sottolineato il presidente della Provincia, Alessandra Hofmann – In questo mondo contemporaneo dobbiamo essere orgogliosi della nostra italianità e la festa della Repubblica è la nostra eredità. La forza del nostro Paese è in tutte gli uomini e le donne che hanno la libertà di pensare, agire e decidere. Viva il nostro tricolore”.
Le onorificenze al merito della Repubblica
Sono cinque i riconoscimenti assegnati durante le celebrazioni della Festa della Repubblica a Lecco: sono state assegnate quattro onorificenze al merito e una medaglia d’Onore.
Quest’ultima è stata assegnata a Elsi Bassi di Mandello, classe 1924, militare italiano deportato dai nazisti e internato in un campo di prigionia.
“Sono felice di questa giornata di festa e mi auguro che la Repubblica continui sempre ad esistere” ha commentato Bassi ricevendo la medaglia dal prefetto Pomponio.
Il titolo di Cavaliere è stato assegnato a Stefano Foschini, capogruppo degli alpini di Mandello, a Massimo Costa di Robbiate, al capo di gabinetto della prefettura Marcella Nicoletti e a Domenico Mallamace, medico della Polizia di Stato in servizio alla Questura di Lecco. E’ stato infine presentata la nuova miniatura dello stemma e gonfalone del comune di Olginate.
LE PREMIAZIONI