Tanti i cittadini che hanno partecipato all’iniziativa lanciata dalle associazioni lecchesi
Pirovano (Renzo e Lucio): “L’omofobia cresce nel nostro paese, siamo preoccupati”
LECCO – ‘Da’ voce al rispetto’. Questo il messaggio lanciato sabato pomeriggio in centro città attraverso un partecipato flash mob per ‘spazzare via’ l’odio contro l’omosessualità. L’iniziativa si è svolta in Piazza XX Settembre, la stessa piazza dove, giorni fa, si era svolta un’altra protesta contro il disegno di legge contro l’omotransfobia e la misoginia attualmente al vaglio del Parlamento.
Tanti i cittadini che hanno partecipato al flash mob promosso da diverse associazioni lecchesi tra cui Renzo e Lucio, Lecco Pride, Agedo: “Siamo molto soddisfatti della partecipazione – ha detto Mauro Pirovano (Renzo e Lucio) – avevamo preparato 150 cartelli, li abbiamo distribuiti tutti e tanti ne avanzavano. Quello che è emerso dalla piazza è la voglia di vedere una legge che garantisca per le persone omosessuali e contro la misoginia, ancora fortemente presente nel nostro paese. Siamo molto contenti anche di aver visto in piazza realtà e forze politiche di Lecco e dintorni, segno che il tema è sentito e sostenuto”.
Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri: Cgil Lecco, Legambiente Lecco Onlus, Giovani Democratici Lecco, 6000 sardine, PD provincia di Lecco, Sinistra Italiana Lecco, Con la sinistra cambia Lecco, AmbientalMente Lecco, Arci Lecco Sondrio, Circolo Libero Pensiero, Sineresi.
Il sit-in si è aperto con la lettura del testo di ‘Le Nuvole’ di Fabrizio De André: “Come le nuvole, bianche o nere, compaiono e si frappongono tra noi e il cielo così anche l’omofobia può spuntare all’improvviso da un momento all’altro” ha spiegato Pirovano. Quindi sono stati dati alcuni numeri sull’omofobia in Italia, attraverso la lettura del libro del giornalista Simone Alliva “Caccia all’omo”: “La cosa paradossale – ha commentato il rappresentante di Renzo e Lucio – è che il fenomeno sembra aumentare invece che attenuarsi, i dati dicono chiaramente che dal 2016, anno di approvazione della legge sulle Unioni Civili, gli episodi di odio e violenza nei confronti delle persone omosessuali sono aumentati esponenzialmente. Questo ci preoccupa molto ed è chiaro che bisogna chiedersi di chi siano le responsabilità. Sicuramente di alcuni partiti politici che hanno bisogno di trovare un nemico per portare avanti le proprie posizioni e una parte del mondo cattolico che sembra cercare continuamente di additare nelle persone omosessuali i nemici della famiglia”.
Il flash mob vero e proprio è stato ‘spazzare’, letteralmente, la piazza: munite di scope le persone, ascoltando episodi di omofobia anche in province vicino alla nostra, come Como e Varese, hanno spazzato più volte per terra. “Spazziamo via l’odio, insieme” l’appello dei promotori del flash mob.