Durante il momento di festa presentata l’iniziativa “A scuola senza zaino”
“La scuola è importantissima, perché è proprio grazie alla scuola che si diventa grandi”
LECCO – Era esattamente il 3 novembre 1961 (proprio nel centenario dell’Unità d’Italia) quando i primi alunni varcavano la soglia della scuola elementare del rione di Chiuso intitolata ai fratelli Torri Tarelli, patrioti lecchesi, che contribuirono a costruire il sogno di un Paese unito sotto la stessa bandiera.
Anche allora era una giornata piovosa, a far da contraltare però i colori e la gioia dei piccoli studenti, oggi come allora… Non solo un compleanno importante, bensì anche l’occasione per guardare al futuro lanciando nuovi progetti come l’iniziativa “A scuola senza zaino”, partita in via sperimentale proprio quest’anno con la classe di quinta, ma che dovrebbe concretizzarsi in via definitiva dal prossimo anno con l’ingresso della nuova prima.
Alunni e insegnanti della primaria del rione lecchese hanno scelto di celebrare il passato e aprirsi al futuro. Ospiti d’eccezione nella piccola festa organizzata questa mattina, mercoledì, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, l’assessore Emanuele Torri e il dirigente scolastico Vittorio Ruberto tutti accolti con grande entusiasmo. I piccoli studenti hanno recitato una poesia che raccontava i 60 anni della scuola e hanno regalato alle autorità il libro scritto in occasione dei 50 anni della Torri Tarelli e un fiore. Un mazzo di fiori è stato donato anche alla maestra Daniela che proprio oggi compiva gli anni.
“Quello che voglio sottolineare oggi, qui, è l’importanza della scuola, perché grazie alla scuola si diventa grandi – ha detto il sindaco -. Secondo me imparare è la cosa più bella del mondo perciò vi chiedo di impegnarvi al massimo e tirar fuori il meglio del vostro talento. Quello che succederà domani nessuno lo sa, però se abbiamo le conoscenze allora sapremo affrontarlo meglio, con gioia, allegria e maggiori soddisfazioni”.
La festa è stata anche l’occasione per annunciare un’importante novità: il plesso entra nella rete nazionale delle “Scuole Senza zaino”. A partire dal prossimo anno scolastico 2022/2023 le famiglie avranno a disposizione un nuovo modello pedagogico che considera il bambino nella sua globalità, attivando tutte le intelligenze possibili affinché ognuno trovi la sua strada per crescere e dando molta importanza all’organizzazione degli spazi di insegnamento/apprendimento. E proprio questa nuova modalità educativa, che non si limita solamente all’insegnamento frontale, è partita in via sperimentale nella classe quinta con risultati sorprendenti. Un progetto che mira alla realizzazione di una scuola in cui è diffuso lo spirito della condivisione e dell’accoglienza. In cui è fondamentale dare fiducia ai bambini spronandoli ad organizzarsi e a fare da soli; in parallelo si sta costruendo una scuola in cui insegnanti, alunni, genitori collaborano per costruire una comunità aperta al territorio.
Il dirigente Vittorio Ruberto ha elogiato il lavoro delle insegnanti, essenziale per tenere viva e vitale la scuola di Chiuso: “E’ una scuola di quartiere e rappresenta qualcosa di fondamentale per la vita del quartiere stesso. Se vogliamo mantenere questa scuola viva è bene che anche tutti gli abitanti di Chiuso abbiano questa attenzione e mettano in campo il vostro stesso entusiasmo e la vostra stessa forza. Ragazzi, cercate di avere a cuore il vostro territorio”.
La bella festa si è conclusa con il taglio di una torta speciale che ha entusiasmato tutti i bambini capaci di rendere colorata anche una giornata così grigia.