Flashmob dell’associazione per chiedere la discussione della Legge Zan in Senato
La presidente di Renzo e Lucio Maniaci: “Il nostro appello non cada nel dimenticatoio”
LECCO – Un ‘flash mob’ per manifestare a favore della Legge Zan: l’iniziativa si è svolta sabato pomeriggio in Piazza Garibaldi, a Lecco, presenti alcuni giovani rappresentanti dell’Associazione Renzo e Lucio Lgbt che hanno lanciato un nuovo appello per l’approvazione del DDL Zan, il disegno di legge proposto dal deputato Alessandro Zan.
‘Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità’ il nome del DDL per la cui approvazione in questi giorni è stata lanciata la campagna sostenuta da tantissimi artisti italiani #diamociunamano.
“Purtroppo non è la prima volta che scendiamo in piazza a protestare per questa legge” racconta la presidente dell’associazione, Dalila Maniàci “lo abbiamo fatto anche lo scorso luglio e speriamo di non doverlo fare più. É frustrante osservare come una legge che non toglie diritti a nessuno ma, anzi, tutela le minoranze, venga continuamente rinviata. L’accusa più diffusa che viene mossa è che si tratta di una legge liberticida, che mina la libertà di espressione. Ma quando parliamo, per esempio, di persone trans, non stiamo parlando di opinioni. Se compi un atto transfobico nei miei confronti, questo non può essere giustificato “dall’opinione e dalla tua libertà di espressione”. Essere trans non è una scelta. Come non è una scelta essere omosessuali né disabili. Siamo stanchi delle scuse strumentali e delle inversioni di marcia improvvise: come quella di Italia Viva, che prima dice di “fare in fretta”, poi si dice disponibile a discutere nuovamente le modifiche. Ciò significa rinviare ancora una legge che rischia di essere finite nel dimenticato per via di un interesse politico non così difficile da scorgere. Ma quando parliamo di diritti umani, gli interessi e le fazioni politiche non dovrebbero esistere. Come donna non eterosessuale, voglio che la minoranza a cui appartengo venga tutelata: anche questa, non è un’opinione”.
Alla manifestazione era presente anche Dolores De Marco, presidente Agedo Lecco-Como (Associazione Genitori di Omosessuali): “Sono molto orgogliosa di essere qui oggi pomeriggio con i ragazzi di Renzo e Lucio – ha dichiarato – sono molto motivati e stanno facendo un importantissimo lavoro di sensibilizzazione. Speriamo di riuscire ad organizzare il Pride, nel frattempo continuiamo a fare sentire la nostra voce: Legge Zan ora!”.