Lombardia in zona arancione: da domenica aperti tutti i negozi, ecco cosa cambia

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Per girare all’interno del proprio comune non servirà più l’autocertificazione

Da lunedì scuola in presenza anche per gli studenti di 2^ e 3^ media

LECCO – “La zona arancione viene dichiarata da oggi (venerdì, ndr), domani viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e per una questione puramente tecnico-burocratica entrerà in vigore da domenica”. I negozi quindi potranno riaprire da domenica 29 novembre.

Lo ha annunciato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì, nel corso di una conferenza stampa dopo averlo anticipato qualche ore prima attraverso un tweet.

“Questo non vuol dire che è possibile abbassare la guardia perché il virus ancora c’è – ha continuato Fontana -. Se oggi siamo nella zona arancione, però, è grazie all’impegno di tutti i cittadini lombardi. Una positiva notizia, che dobbiamo ancora consolidare, ma che arriva dopo la valutazione di tutti i numeri che negli ultimi giorni sono stati positivi. Manteniamo comunque tutte le regole solite perché non è la stagione del liberi tutti e non ci si può ancora comportare come ci si comportava prima”.

La Lombardia entra in zona arancione, ecco cosa cambia dal 29 novembre

Spostamenti

  • In zona arancione resta vietato uscire dal proprio Comune (se non per ragioni di lavoro, istruzione, salute o per necessità: per farlo, occorre l’autocertificazione).
  • Ci si può muovere all’interno del proprio Comune liberamente dalle 5 alle 22 senza autocertificazione. Dalle 22 alle 5 scatta il «coprifuoco»: si può uscire di casa solo per comprovate esigenze e compilando l’autocertificazione.

Smart working

  • È consigliato il lavoro a distanza, quando possibile.

Inviti a casa

  • Si raccomanda fortemente di non invitare a casa propria persone non conviventi.

Riaprono i negozi

  • Riaprono i negozi: tutti, senza limitazioni (ovviamente nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro, garantendo lo scaglionamento degli ingressi e la frequente sanificazione del locale e degli spazi espositivi).
  • Resta, per ora, lo stop durante le giornate festive e prefestive all’attività dei negozi che si trovano nei centri commerciali, ad eccezione delle farmacie e parafarmacie, dei presidi sanitari, dei punti vendita di generi alimentari, dei tabacchi e delle edicole.

Scuole, riaprono le classi seconda e terza media

  • Salvo diversa indicazione dei governatori, nelle zone arancioni gli studenti di seconda e terza media tornano a seguire le lezioni in classe.
  • Nulla cambia per le scuole superiori: rimane attiva la didattica a distanza.
  • Nulla cambia per le università: le attività formative e curriculari non si svolgono in presenza, fatta eccezione per quelle relative al primo anno dei corsi di studio e dei laboratori.

Bar e ristoranti

  • Non cambiano le regole per bar e ristoranti: è consentito l’asporto e la consegna a domicilio, no alla consumazione sul posto.

Sport, eventi e musei

  • Restano chiusi palestre, piscine, centri benessere e centri termali.
  • Vietato lo sport di contatto, ma è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti. È invece permesso frequentare i centri e i circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza creare assembramenti. Resta vietato utilizzare gli spazi adibiti a spogliatoio.
  • I musei restano chiusi.

Assemblee di condominio

  • Le assemblee di condominio possono svolgersi in presenza quando non fosse possibile organizzarle in modalità a distanza.