La testimonianza di Taddeo Bertoldini, volto noto della corsa locale
“La nostra vita è cambiata di colpo. Anche una cosa semplice come fare la spesa è diventata una impresa”
LECCO – “Abbiamo bisogno di leggere il movimento labiale ma la mascherina ce lo impedisce e così, una cosa semplicissima come fare la spesa, per chi come me è non udente, può diventare una cosa molto molto complicata”.
A oltre un anno dall’inizio della pandemia ci sono categorie che, più di altre, soffrono le problematiche legate al covid e alla situazione che stiamo vivendo. Difficile per chi non vive quella condizione di disabilità capire quanto può complicare le cose anche il semplice uso di una mascherina. Così abbiamo raccolto la testimonianza di Taddeo Bertoldini, volto noto della corsa locale, nonché storico corridore dei Falchi di Lecco. Da non udente, ogni giorno si trova a fare i conti con queste ulteriori difficoltà.
“Inutile dire che ci sentiamo emarginati, la mascherina non ci permette di parlare con le altre persone. Noi riusciamo a comunicare leggendo i movimenti delle labbra, perciò è facile intuire che in queste condizioni, noi non udenti, siamo completamente tagliati fuori da ogni conversazione con la conseguenza che la nostra vita è cambiata di colpo e risulta molto complicato fare ciò che prima facevamo senza problemi”.
Un esempio? Anche andare semplicemente a fare la spesa può diventare una impresa: “Quando mi trovo a dover comunicare con il personale di un supermercato mi vedo costretto a chiedere se possono abbassare la mascherina. Spesso, probabilmente a seguito di disposizioni aziendali che lo vietano, la risposta è negativa – racconta -. Sappiamo tutti che sono a contatto con tantissime persone e svolgono un ruolo delicato, ma quando lo chiedo mi premuro di fare uno o due passi indietro, ovviamente tenendo la mascherina ben indossata. Purtroppo mi è capitato anche che qualcuno perdesse la pazienza e, per chi come me ha questa disabilità, è inevitabile rimanerci male”.
Non si sa ancora per quanto tempo la mascherina sarà obbligatoria, ma si tratta di un problema abbastanza diffuso che tutti i non udenti devono affrontare quotidianamente: “La soluzione sarebbe quella di dotare le persone che hanno contatti col pubblico di mascherine trasparenti che ci consentirebbero di poter leggere i movimenti delle labbra e comunicare – conclude – oppure, so che non è semplice, ma prese le dovute distanze dal mio interlocutore, posto che io la mascherina la indosso, credo che abbassare un attimo la mascherina per rispondere a una domanda comporti un rischio minimo”.
La questione non è semplice, il covid fa ancora tanta paura. Nella speranza di lasciarci tutto alle spalle il più in fretta possibile, però, è necessario fare qualcosa per risolvere questo problema concreto…