Il consigliere regionale del PD rimarca la necessità di nuovi medici di famiglia sul territorio
“Nell’ATS della Brianza ne mancano 55 all’appello. Sono solo 718, per ognuno 1400 pazienti in media”
LECCO – “Nell’Ats della Brianza la mancanza di medici di famiglia, già da tempo un’emergenza, si aggrava ancora di più. Al 1 settembre scorso i medici in servizio erano 718 e a mancare all’appello erano in 55”.
A lanciare l’allarme è Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, che spiega: “La pandemia da Coronavirus ha evidenziato le carenze, purtroppo note da anni, della medicina territoriale. L’Ats della Brianza registra dei numeri davvero significativi: mancano 55 medici. Questo significa, che in ognuno degli ambiti territoriali lecchesi manca almeno un professionista. Una condizione che rende ancora più difficile la gestione dell’epidemia, in questa fase di grande criticità. I pochi medici di famiglia presenti devono assistere in media 1400 pazienti. Sono il primo argine al diffondersi dell’epidemia, ma vengono lasciati soli”.
Per il Pd è una segnalazione non nuova: “Denunciamo da anni la mancanza di medici di famiglia. Più volte abbiamo chiesto di aumentare il numero delle borse di studio a loro destinate dalla Regione. Qualcosa abbiamo ottenuto, ma non è stato fatto abbastanza – continua Straniero – Ora più che mai la necessità è stanziare risorse per dare incentivi ai neolaureati, affinché si specializzino in medicina generale, e per destinare loro spazi per aprire nuovi ambulatori. Questa soluzione va nella direzione di attivare anche in Lombardia strutture analoghe alle Case della salute, presidi che riuniscono ambulatori di medicina generale e specialistici indispensabili a garantire la presa in carico a casa dei pazienti”.