L’iniziativa promossa dai sindacati e dal Comune ha chiuso il mese di eventi per il 25 novembre
In città posizionate 10 sagome di donna recanti il numero antiviolenza. “Tutti possiamo essere sentinelle, non giriamoci dall’altra parte”
LECCO – “Non sei da sola, chiedi aiuto”. Questo il messaggio lanciato durante il flashmob organizzato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, e dal Comune di Lecco che si è svolto sabato pomeriggio in Piazza XX Settembre.
La manifestazione ha chiuso la serie di eventi organizzati in occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne: “Questa chiusura – ha sottolineato l’assessore Renata Zuffi – non può essere definita una fine, dobbiamo tenere sempre alta l’attenzione su questo tema. E’ stato un mese intenso, i 27 firmatari del progetto STAR, di cui il nostro Comune è coordinatore, hanno organizzato oltre 40 eventi a favore di due numeri di telefono: Telefono Donna Lecco e L’Altra Metà del Cielo di Merate, due realtà da anni al fianco delle donne vittime di violenza”.
“I numeri ci dicono che il fenomeno è in crescita, purtroppo – ha continuato Zuffi – da inizio anno a fine ottobre sono state 263 le donne che si sono rivolte alle due associazioni, di cui 20 sono state allontanate dalla propria casa con i figli e trasferite nelle case di prima e seconda accoglienza. Hanno il diritto di ricominciare a vivere e noi come comunità il dovere di non voltare le spalle: è necessaria la presa di coscienza delle donne che subiscono i soprusi e della e della società di accoglierle, sensibilizzare ed educare”.
Per questo motivo gli organizzatori del flashmob hanno allestito dieci sagome femminili rosse in altrettanti luoghi della città riportanti il numero antiviolenza e anti stalking 1522 e un QR code con tutte le informazioni sulla Rete STAR: “A tutti vorremmo dire che la violenza domestica prevede l’intervento immediato delle forze dell’ordine, senza necessità di querela da parte della vittima – hanno aggiunto i rappresentanti dei sindacati – basta una segnalazione del vicino di casa, di un parente, di un collega. Possiamo essere tutti sentinelle e non girare lo sguardo dall’altra parte“.
Dopo gli interventi si è svolta un’esibizione di danza orientale a cura di Virginia Conti con le allieve dello studio Le Radici della Danza seguita da un flash mob in cui tutti i numerosi presenti sono stati invitati a ballare.
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