In mattinata le celebrazioni per il 25 Aprile promosse da Comuni e Anpi
In programma anche iniziative e spettacoli per omaggiare la Liberazione
LECCO – Ha un significato drammaticamente attuale, quest’anno, il 25 Aprile: l’Italia oggi celebra il 77esimo anniversario della sua Liberazione dal regime nazifascista e con essa la fine del conflitto, mentre oltre confine la guerra è tutt’altro che un ricordo relegato al passato.
I tragici accadimenti in Ucraina saranno inevitabilmente contemplati durante gli interventi e le celebrazioni istituzionali che si svolgeranno questa mattina nei comuni lecchesi: a Lecco, città medaglia d’argento della Resistenza, dopo due anni di celebrazioni in forma ridotta causa Covid, si torna ad onorare questa ricorrenza con una cerimonia pubblica e il tradizionale corteo.
Il momento istituzionale è organizzato dal Comune e dalla Provincia di Lecco, con la partecipazione dell’ANPI provinciale di Lecco e della Consulta Musicale di Lecco, il Coro Grigna dell’A.N.A. di Lecco e il Corpo Musicale Alessandro Manzoni.
Il programma prevede alle 9.30 la Santa Messa al Santuario di Nostra Signora della Vittoria, canti del Coro Grigna dell’A.N.A. di Lecco. Alle 10.30 la partenza del corteo da piazza Manzoni. Attraverso viale Costituzione, piazza Mazzini, piazza Garibaldi, via Cavour, via Volta il corteo raggiungerà il monumento ai Caduti della Lotta di Liberazione in largo Montenero per la deposizione delle corone d’alloro.
Si proseguirà fino al palazzo comunale per la celebrazione ufficiale, con gli interventi di: Mauro Gattinoni, Sindaco di Lecco, Sergio Pomponio, Prefetto di Lecco, Alessandra Hofmann, Presidente della Provincia di Lecco, Enrico Avagnina, Presidente dell’ANPI Provinciale di Lecco.
Tra le altre celebrazioni che si svolgeranno nei comuni segnaliamo quella di Fiumelatte a Varenna, intorno alle 9.40, nei pressi della Montagnetta dove l’8 gennaio 1945 furono uccisi e fucilati sei partigiani.
A Olgiate Molgora sarà posata una pietra d’inciampo in ricordo di Paolo Carpi, ucciso nel campo di sterminio di Kamenz. Il momento istituzionale si svolgerà alle 10 in Via Gola a Mondonico. Saranno presenti le autorità, la nipote Anna Carpi e i rappresentanti dell’ANPI e dell’ANA.
Di nuovo a Lecco, segnaliamo anche l’iniziativa del Comitato Unitario dei Circoli di Rancio
Libero Pensiero “Annibale Molinari” e S.Pio X° che alle 9 poseranno una corona al monumento dei caduti di Rancio.
Le iniziative sul territorio
Sempre a Rancio, il Circolo Libero Pensiero ha organizzato per oggi, alle 12.30, un pranzo presso la propria struttura (25 euro con prenotazione gradita, tel. 333.5034850) e a seguire, alle 15.30 un concerto di canti partigiani e musiche con l’Orchestrina Majakovskij e “I Croccanti resistenti”.
In serata a Nuovo Cinema Aquilone di Lecco si festeggia la Liberazione dal nazifascismo con il documentario di Fabio Segatori, “Lussu”. Alle ore 21 viene proiettata l’opera di Segatori che racconta l’avventurosa vita di un uomo, Emilio Lussu, che si è sempre battuto per la libertà, ma è anche la storia di un grande amore: quello con Joyce Salvadori, compagna di una vita, anche lei partigiana, scrittrice, attivista per i diritti delle donne e per i paesi in via di sviluppo.
All’Auditorium di Galbiate, questa sera alle 21, si terrà il Corcerto del Canzoniere Popolare della Brianza “Per la pace e la libertà, cosa importa se ci chiamano banditi”. Il Canzoniere Popolare della Brianza nasce ad Oggiono nel 1974 inserendosi nel movimento del Folk– revival sulla base delle ricerche condotte da Massimo Pirovano. “I canti della Resistenza – spiegano – mostrano il formarsi di un repertorio politico attraverso il recupero di materiale melodico della tradizione popolare o militare su cui si innestano testi rinnovati o nuovi, ispirati ai valori di libertà, giustizia e pace nell’ Italia oppressa dal nazi – fascismo”
A Osnago invece, presso il circolo Arci La.Loco sarà inaugurata in mattinata (11.45) la mostra “Brianza Partigiana” di Rossana Valtorta: si tratta di un esposizione di 26 pannelli che raccontano la storia coraggiosa della Resistenza brianzola e del grande contributo di intelligenza organizzativa, di sacrificio, di deportazione e di vite umane che i brianzoli hanno dato alla Resistenza italiana.