Delineate le infrastrutture essenziali in vista delle Olimpiadi 2026. Stanziati 154 milioni per l’area lecchese
Linea Milano-Tirano da potenziare, interventi sulla SS36, Lecco-Bergamo e Bellano-Taceno
LECCO – Audizione in Regione in merito alle opere infrastrutturali da realizzare in vista delle Olimpiadi invernali 2026 con gli assessori Claudia Terzi e Massimo Sertori e il sottosegretario Antonio Rossi.
Nella riunione è stato presentato “un primo quadro completo delle opere ritenute essenziali per rendere efficienti e appropriate le infrastrutture esistenti per dare una migliore accessibilità ai luoghi dove si svolgeranno le gare dell’evento olimpico” dichiara il Consigliere regionale Mauro Piazza.
“Dal quadro presentato in commissione dai referenti della Giunta regionale, il nostro territorio beneficerà del potenziamento della linea ferroviaria Milano-Tirano attraverso interventi puntuali di potenziamento delle sedi di incrocio stradali, oltre che un significativo incremento del numero di treni che servono la tratta: una richiesta che, da anni, i pendolari lecchesi reclamano per migliorare il collegamento con Milano” prosegue Piazza.
“Quali opere stradali – spiega il Consigliere regionale- invece vi sono: la messa in sicurezza del tratto Giussano-Civate, l’adeguamento a tre corsie del Ponte Manzoni a Lecco, il completamento della ciclabile Abbadia Lariana, il potenziamento dello svincolo di Piona e di quello di Dervio, oltre che la realizzazione della variante di Vercurago della SP 639 e di quella di Primaluna, oltre che il miglioramento della viabilità Bellano- Taceno per uno stanziamento iniziale comprensivo di 154,2 milioni di euro”.
“Regione Lombardia, infine, ha richiesto al governo nazionale una semplificazione e una accelerazione nel quadro normativo per la realizzazione delle opere pubbliche, un incremento della velocità e della capacita della linea Milano-Lecco-Tirano e il miglioramento del collegamento con l’aeroporto di Malpensa tramite la SS36. Questo è un primo quadro degli investimenti e degli interventi, che negli anni, permetteranno al nostro territorio di essere attrattivi in vista del grande evento olimpico del 2026 e che, allo stesso tempo, serviranno quali basi di ripartenza al termine di questa pandemia” conclude Piazza.