Il concerto, parte del progetto IN AUT Città Inclusiva Lecco, si terrà il prossimo 19 ottobre
Un’orchestra di venti musicisti, alcuni dei quali con disturbi dello spettro autistico, regalerà al pubblico uno spettacolo emozionante
LECCO – Un’esperienza unica, immersiva, emozionante: il prossimo 19 ottobre la città di Lecco ospiterà il concerto dell’Orchestra Invisibile, la big band italiana composta da persone autistiche e non. Un progetto nato dieci anni fa grazie al dottor Pierluigi Politi, Ordinario di Psichiatria dell’Università degli Studi di Pavia, direttore dell’Orchestra, che ha dimostrato i benefici dello spazio musicale condiviso e il loro impatto diretto sul comportamento generale delle persone con autismo.
L’evento rientra nella rassegna teatrale “La Cultura per il Sociale” promossa dal Comune di Lecco, ed è proposto dal progetto In AUT Città Inclusiva. L’appuntamento è per il 19 ottobre alle ore 18 presso l’Auditorium Casa dell’Economia (qui la locandina, realizzata dalla giovane e talentuosa Ella Zagni).
“Il concerto dell’Orchestra Invisibile rappresenta un’altra azione importante all’interno delle iniziative del progetto Inclusione AUTonomia messo in atto con alte competenze, passione ed entusiasmo dalla Struttura Complessa di Neuropsichiatria per l’Infanzia e l’Adolescenza dell’Asst Lecco e dedicato a giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico – ha commentato il DG di Asst Lecco Marco Trivelli – un progetto di rilievo che coinvolge il Comune, il Politecnico, le Associazioni Datoriali (Confcommercio Lecco, Confindustria Lecco-Sondrio, Confartigianato Imprese Lecco) che si apre alla collettività e che evidenzia l’impegno profuso nel mettere in campo iniziative di cura e inclusione per tutti i cittadini”.
“Siamo felici di accogliere questa proposta nella rassegna La Cultura per il Sociale, che si arricchisce ulteriormente e in maniera significativa – ha detto la vicesindaco Simona Piazza – trovo bello che si sia deciso di ‘uscire’ dall’Ospedale, portando sul territorio una riflessione sui temi della cura, dell’inclusione e dell’accoglienza. E’ sicuramente un’opportunità per il nostro territorio”.
Il Direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze e Direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infantile e adolescenza Ottaviano Martinelli ha ripercorso gli obiettivi del progetto In AUT: “Si impegna a promuovere e a rilanciare la cultura della cura in comunità informando e sensibilizzando i diversi contesti di vita che incontrano e accolgono le persone con autismo e sviluppando un sistema abilitante in grado di offrire esperienze inclusive che migliorano le loro competenze adattive, sociali e comunicative. Prevede insomma una serie di azioni capillari e di sensibilizzazione anche al di fuori dei servizi sanitari e dentro la comunità, riconoscibili anche dal logo specifico IN AUT che le accompagna tra questa iniziativa. Il concerto dell’Orchestra Invisibile – ha aggiunto – permette a chiunque di incontrare il mondo dell’Autismo e di viverne, anche nei casi più complessi, non solo gli aspetti legati alla disabilità ma soprattutto le possibilità, le risorse imprevedibili e le competenze inaspettate dei soggetti coinvolti”.
Sul palco si esibiranno una ventina di musicisti, alcuni con disturbo dello spettro autistico e altri normodotati: “La maggior parte di loro non comunica con linguaggi verbali – ha spiegato la dottoressa Grazia Giana, Neuropsichiatra Infantile responsabile del Nucleo Funzionale Autismo dell’Asst Lecco che oggi ha in carico circa 250 pazienti – si presentano disposti in circolo, alternando strumenti melodici e ritmici: gli scambi comunicativi all’interno dell’Orchestra avvengono prevalentemente sul piano non verbale, suonando assieme, lasciandosi trasportare dall’improvvisazione e dallo spirito di esplorazione e libertà, caratteristiche del jazz”.
Il nome ‘Invisibile’ è dovuto alla difficoltà, almeno iniziale, dei musicisti con autismo di suonare in presenza di pubblico: “Grazie ad una serie di adattamenti e di strategie, oggi l’orchestra è in grado di esibirsi circa due volte l’anno e di proporre, attraverso un repertorio jazz, un’esperienza musicale originale immersiva”.
I musicisti arriveranno sabato da Casina Rossago (Pavia), la prima comunità sociale in cui vivono, lavorano e riescono ad esprimere la loro particolare umanità diverse persone adulte con autismo, e pernotteranno al Politecnico: “Siamo felici di portare la nostra esperienza a Lecco – ha fatto sapere con una nota scritta il dottor Politi – come sapete le persone con autismo vengono descritte essere in difficoltà nella comunicazione, nelle relazioni, addirittura nella creatività, in quanto impegnate da attività ripetitive e stereotipate. Nel nostro percorso abbiamo incontrato la musica, e la musica meno ripetitiva che esista – il jazz – come linguaggio non verbale per comunicare tra noi e con il pubblico. Quando la musica gira, ovviamente. E quando la musica gira, riusciamo anche a sviluppare melodie ogni volta differenti, o quasi. Suoniamo in cerchio per non perderci di vista e per cercare di andare tutti assieme a tempo perché, come nella vita, anche nella musica ciascuno ha i suoi ritmi, ma è bello quando si riesce a condividerli, mettendoli insieme“.