Ospedale e tempi di vestizione, riconoscimento per 2500 lavoratori

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Finalmente raggiunto l’accordo sindacale sui tempi di vestizione del personale

Saranno in parte retribuiti e in parte recuperati con permessi

LECCO – L’ASST di Lecco con le organizzazioni sindacali provinciali UIL FPL, CISL FP, Nursing UP, Nursind e la RSU hanno sottoscritto l’accordo relativamente ai tempi di vestizione che va dal 21 maggio 2018 al 31 ottobre 2022.

L’intesa prevede la retribuzione dei tempi di vestizione del personale dimesso dal 2018. Per il personale ancora in servizio le ore relative ai tempi di vestizione verranno in parte retribuite e in parte – una media di circa cinque giorni – recuperate con permessi compensativi. Tutto ciò, spiegano dall’azienda ospedaliera, non grava in alcun modo sui fondi destinati alla retribuzione accessoria dei dipendenti.

Beneficeranno del riconoscimento economico circa 2.500 dipendenti (infermieri, Ostetriche, Tecnici Sanitari, OSS, personale tecnico addetto all’assistenza), compreso il personale in pensione dal 2018.

“È con grande soddisfazione che comunico la sigla dell’importante accordo relativo ai tempi di vestizione per il periodo che va dal 2018 al 2022 – commenta Paolo Favini, Direttore Generale ASST Lecco – Esprimo sincero e vivo ringraziamento alle organizzazioni sindacali provinciali UIL FPL, CISL FP, Nursing UP, Nursind e la RSU aziendale che l’hanno sottoscritto per l’impegnativo lavoro che con tenacia e dedizione hanno portato a termine”.

Anche i sindacati firmatari anno espresso la loro soddisfazione per il risultato ottenuto: “Un impegno portato avanti soprattutto grazie alla responsabilità delle organizzazioni sindacali sottoscrittori dell’accordo e della maggioranza della RSU aziendale. Un tema, quello dei tempi di vestizione, conclusosi nel migliore dei modi; garantisce e salvaguarda le ore residue che, alla fine dei tre anni verranno liquidate senza intaccare i fondi contrattuali del personale, salvaguardia senza la quale tale accordo non sarebbe stato firmato. Ora vi è la necessità di ripartire ad affrontare tematiche impellenti ed importanti tra cui la contrattazione di secondo livello legate al rinnovo del nuovo CCNL e all’emergenza della carenza di personale. Siamo convinti che l’unitarietà sindacale che ha condotto a questo risultato costituirà un ottimo punto di partenza per il raggiungimento degli obiettivi comuni”.