Anziani lecchesi costretti a spostarsi a Bergamo e Monza per potersi vaccinare
Furiose le famiglie: “Disagi per i nostri cari e per noi. Questa non è organizzazione”
LECCO – I messaggi sono arrivati nottetempo, sul cellulare degli interessati: l’appuntamento per il vaccino anti-Covid è stato fissato, “finalmente!” avranno pensato gli anziani in questione e i loro familiari” dopo aver aspettato nelle ultime settimane di essere convocati, ma la loro attesa è stata però ripagata con un’amara (e ‘scomoda’) sorpresa.
Per effettuare la vaccinazione, gli ultraottantenni (quattro finora i casi che ci sono stati comunicati) che risiedono a Lecco e in Valsassina, dovranno recarsi ben oltre fuori provincia, rispettivamente marito e moglie a Monza e due anziane lecchesi dovranno invece vaccinarsi a Sant’Omobono Terme, comune situato nella bergamasca, a 40 chilometri dal capoluogo manzoniano.
“Mio suocero ha 80 anni e la moglie 81 – ci racconta il genero – sono entrambi cardiopatici ed gli sono stati assegnati appuntamenti in due giorni diversi, il 25 marzo e il 30 marzo, tutti e due a Monza. E’ una cosa incredibile, che creerà grossi disagi a loro, per gli spostamenti, ma anche a noi familiari che lavoriamo, abbiamo figli a casa da scuola, e dovremo spostarci per due volte da Lecco a Monza per poterli vaccinare”.
“E’ assurdo. Come stanno organizzando queste vaccinazioni? – prosegue – Pensare che proprio proprio ieri abbiamo sentito le parole di Guido Bertolaso a Lecco che ribadiva l’importanza di vaccinare gli anziani il più vicino possibile a dove risiedono”.
In effetti, il coordinatore della campagna vaccinale si era espresso proprio così durante la sua tappa di giovedì a Lecco: “Nei limiti del possibile cercheremo di vaccinarli vicino a casa” aveva detto Bertolaso e di punti vaccinali nel lecchese, oltre all’ospedale, se ne stanno aprendo sul territorio e presto aprirà anche il Palataurus, inizialmente dedicato alle vaccinazioni degli over 80.
Come è possibile quindi che due anziani da Lecco debbano spostarsi fuori provincia per vaccinarsi? Se lo chiedono anche i familiari di due anziani residenti in città, di 87 anni e 84 anni, a cui è stato assegnato l’appuntamento per la vaccinazione nella bergamasca, nel comune di Sant’Omobono Terme.
“E’ una cosa che non sta né in cielo né in terra – ci racconta il nipote – da sole, loro non riuscirebbero nemmeno a recarsi a prendere il pane”.
Per chiedere informazioni le famiglie hanno tentato di contattare il Numero Verde della Regione: “La maggior parte delle volte – ci raccontano – dopo una lunga attesa, la chiamata si chiudeva con il segnale di occupato. Dopo diversi tentativi siamo riusciti a parlare con l’operatore. Ci è stato consigliato di non recarci all’appuntamento, che sarebbe quindi stato riassegnato. E’ questa l’organizzazione? Stiamo toccando il fondo”.
Intanto, alcuni anziani classe 1941, che non hanno ancora compiuto 80 anni, avrebbero ricevuto un sms con l’appuntamento per il vaccino da farsi a Lecco, in programma per la prossima settimana.
“Mia suocera ultraottantenne di Calolziocorte, ha ricevuto la chiamata per fare il vaccino anti Covid presso il centro di S. Omobono Terme – ci scrive anche una lettrice – Dopo incessanti telefonate infruttuose al numero verde, sono riuscita finalmente a parlare con un operatore che non aveva la più pallida idea di dove sia Sant’Omobono rispetto a Calolziocorte e non lasciandomi il tempo di replicare mi ha consigliato di mandare una mail per disdire l’appuntamento, avvisandomi però che poi si sarebbero allungati i tempi. Ho cercato di replicare che mia suocera ha patologie cardiache ed ha già aspettato troppo. Premesso che mia suocera anziana, ha la fortuna di avere i famigliari che la possono portare, immagino che non sia per tutti così”
ATS: “Sarà fissato un nuovo appuntamento in ospedale”
In una nota ATS Brianza spiega: “Nella notte alcuni cittadini over 80 hanno ricevuto un sms per recarsi ad effettuare la vaccinazione presso alcune sedi vaccinali in provincia di Bergamo. ATS Brianza è subito intervenuta per ovviare alla situazione, si conferma che le persone che hanno ricevuto queste convocazioni errate verranno ricontattate tutte nella giornata odierna per riprogrammare a breve gli appuntamenti presso l’ospedale cittadino.”