Piscine e caro energia. Dalla Regione 917 mila euro per tre comuni

Tempo di lettura: 2 minuti
La piscina del centro sportivo (foto archivio)

Lecco, Merate e Barzanò beneficiano di un contributo regionale per i propri impianti

I contributi a fondo perduto della Regione in aiuto degli enti per sostenere il ‘caro bollette’

LECCO – Da Regione Lombardia 917.178 euro ai Comuni della provincia di Lecco per l’efficientamento energetico degli impianti sportivi natatori e del ghiaccio, grazie a uno specifico bando creato per affrontare il ‘caro energia’.

La direzione generale Sviluppo economico di Regione Lombardia, assessorato retto da Guido Guidesi, ha approvato la graduatoria per assegnare contributi a fondo perduto per ogni impianto fino a un importo di 350.000 euro.

“Fin dall’inizio – commenta il presidente Attilio Fontana – abbiamo condiviso una linea d’interventi che, per quanto di nostra competenza, potesse rendere meno gravoso l’effetto della crisi e del ‘caro-bolletta’. Questo provvedimento va proprio in quella direzione e vuole sostenere chi, tra mille difficoltà, vuole continuare a garantire determinati servizi”.

In provincia di Lecco sono tre i comuni beneficiari del contributo, tutti e tre titolari di piscine: si tratta del capoluogo (349,6 mila euro) per efficientamento energetico della piscina, del Comune di Merate (350 mila euro) e di Barzanò (217,5 mila euro).

Antonio Rossi
Antonio Rossi, sottosegretario regionale

“Questa è una misura – afferma il sottosegretario con delega allo Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi eventi Antonio Rossi – che consente di mantenere sul piano della serietà il rapporto tra i Comuni e i soggetti gestori di impianti natatori e del ghiaccio che non possono essere lasciati soli ad affrontare i crescenti costi energetici. Un aiuto che intende attivare un intervento finalizzato alla sostenibilità gestionale e all’efficientamento energetico con ricadute anche di carattere ambientale”.

Con il bando sono stati tenuti in considerazione parametri relativi anche alla diminuzione di emissioni di CO2. “Un provvedimento quindi – riassume Rossi – con più sensibilità e che conferma quanto Regione Lombardia ritenga importante lo sport con tutte le sue ricadute socio-economiche”.