Politecnico. Svolto il primo laboratorio Polis To Kids con 84 giovani protagonisti

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Nuova edizione del progetto educativo dedicato a inclusione, accessibilità e cittadinanza attiva

Al termine del laboratorio ogni bambino ha ricevuto la prima firma sul proprio libretto universitario

LECCO – La settima edizione dell’Università dei Bambini Polis, La città sostenibile, realizzata con il sostegno di Timken Italia s.r.l. e del Rotary Club Lecco, ha preso ufficialmente il via presso il Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano con il laboratorio inaugurale “Io con, Io senza. Le fortune che non so di avere”, condotto da Matteo Polvara e Marta Stamerra dell’Associazione Tramm – Arte, Eventi e Formazione di Garlate.

Protagonisti di questa prima giornata sono stati 84 alunni delle classi quinte delle scuole primarie Italo Calvino di Bosisio Parini, S. Pellico di Malnago e della scuola primaria di Erve, che hanno così iniziato il loro speciale percorso verso la “laurea”. Con grande curiosità ed entusiasmo, i piccoli studenti si sono immersi nei temi centrali del laboratorio: disabilità, inclusione e barriere architettoniche.

Ad aprire l’incontro è stato Matteo Polvara, che ha richiamato l’attenzione dei bambini sull’importanza dei cinque sensi, invitandoli a immaginare come cambierebbe la loro quotidianità se uno di essi venisse meno. Attraverso esempi concreti e momenti di riflessione, si è approfondito anche il ruolo della tecnologia come strumento capace di migliorare l’accessibilità e favorire l’autonomia delle persone con disabilità.

La seconda parte della mattinata è stata dedicata ad attività esperienziali: attraverso giochi e prove pratiche, i bambini si sono messi nei panni di chi vive difficoltà sensoriali o motorie. Hanno percorso brevi tratti bendati, con le orecchie coperte o utilizzando una sedia a rotelle, sperimentando in prima persona cosa significhi affrontare ostacoli fisici e affidarsi al supporto degli altri.

Gli esperti di Tramm sottolineano come questi esercizi favoriscano lo sviluppo di consapevolezza, empatia e fiducia reciproca, valori fondamentali per costruire comunità realmente inclusive.

Al termine del laboratorio, ogni bambino ha ricevuto la prima firma sul proprio libretto universitario: un gesto simbolico che segna l’avvio di un percorso che è insieme apprendimento, crescita personale e impegno civico.