Il cantiere, diviso in 4 fasi, al via il 5 giugno: entro la fine dell’anno le due nuove rotonde saranno operative. Nessuna interruzione della viabilità esistente
Il sindaco Gattinoni ribadisce: “Il Quarto Ponte solo in entrata è un’opera inutile per Lecco”
LECCO – Inizieranno la prossima settimana i lavori per la realizzazione del nuovo svincolo in località Bione per adeguare la viabilità esistente al Quarto Ponte in costruzione. Un’opera da 4 milioni di euro, finanziata da Regione Lombardia nell’ambito del cosiddetto Piano Marshall, che trasformerà il volto dell’area in prossimità del Centro Sportivo Comunale per fare spazio a due nuove rotonde. Le date da segnare in calendario sono due: il 3 giugno, martedì, quando i lavori verranno ufficialmente consegnati all’impresa, e il 5 giugno, quando prenderà il via la prima fase del cantiere con l’approntamento dell’area lavori che riguarderà la parte sud del progetto, cioè tra via Buozzi e via Ticozzi.

Il progetto della nuova viabilità al Bione prevede la realizzazione di due rotonde una più grande, di circa 60 metri, che avrà funzione di smistamento, raccorderà cioè l’innesto delle rampe dalla SS36 (quella attuale per il Ponte Manzoni e quella futuro Quarto Ponte) con la viabilità esistente. Più avanti, tra via Buozzi e via Ticozzi, sarà poi realizzata una rotonda più piccola per consentire ai mezzi che non devono proseguire per la Lecco-Bergamo di tornare indietro. Una scelta progettuale precisa, quest’ultima, come spiegato dal sindaco Mauro Gattinoni, dettata dall’analisi dei flussi di traffico che hanno dimostrato come, più della metà del traffico proveniente dalla SS36 in ingresso a Lecco in realtà una volta entrato in città torni indietro, verso Milano.
Dopo i lunghi mesi di progettazione e l’affidamento dei lavori, avvenuto a inizio maggio, il cantiere è finalmente pronto a partire. Le tempistiche e le fasi sono state illustrate dal Dirigente Alessandro Crippa: “La Fase 1, che partirà dal 16 giugno fino al 18 luglio circa prevede la realizzazione dei percorsi di raccordo con l’attuale pista ciclabile nell’area a sud del centro sportivo per garantire la continuità dei percorsi ciclopedonali”.
“Praticamente contestuale sarà la Fase 2 che prenderà il via il 23 giugno con la chiusura del parcheggio sud (quello a lato dei campi sportivi) e vedrà la realizzazione della prima rotonda, quella più piccola tra via Buozzi e via Ticozzi. I lavori – ha precisato Crippa – proseguiranno fino al 22 agosto e sono previste due sottofasi per garantire la viabilità provvisoria che non sarà mai completamente interrotta”.

La Fase 3 sarà la più impegnativa: “A partire dal 27 luglio il parcheggio di fronte al centro sportivo, quello utilizzato oggi dagli utenti, verrà chiuso. Qui infatti verrà realizzata la maxi rotonda che costituirà il principale svincolo della nuova viabilità. I lavori per la rotatoria dureranno da settembre a fine anno: l’obiettivo infatti è quello di terminare e rendere funzionale la rotonda contestualmente all’apertura del Quarto Ponte, i cui lavori saranno completati entro il 31 dicembre 2025”. Intorno alla rotatoria verranno poi realizzate le opere viabilistiche di raccordo con i due ponti (le parti in viola nell’immagine, ndr), tra cui anche le bretelle per l’ipotetica (e attesa) seconda corsia del nuovo manufatto in costruzione sull’Adda.
La quarta ed ultima fase verrà completata nel corso dei primi mesi del 2026: “Riguarderà la sistemazione e le finiture – ha fatto sapere il dirigente comunale – ma sono opere diciamo secondarie che seguiranno la realizzazione delle rotatorie”. Il cronoprogramma dei lavori prevede la fine delle opere per il 3 giugno 2026, un anno di cantiere, di cui la parte principale da completare necessariamente entro dicembre per poter servire il 4° Ponte. Durante i lavori come specificato la viabilità subirà alcune modifiche ma non sarà mai interdetta completamente.
La necessità, causata dal cantiere del 4° Ponte, di realizzare un nuovo svincolo in zona Bione ha creato non pochi problemi al Comune di Lecco, a partire dalla demolizione del parcheggio oggi utilizzato dai fruitori del centro sportivo (200 posti auto circa) che verrà spostato nell’area lungo via Don Ticozzi (quella che costeggia i campi 1 e 2, dove un tempo c’era l’area nomadi). Il cantiere di Anas ha poi costretto a spostare anche il Centro di Raccolta, trasferito da dicembre scorso nell’area dell’ex cava Musolino, sempre lungo via Don Ticozzi. C’è poi la questione dell’accesso alla piazzola dell’elisoccorso, sempre in zona Bione, che andrà ripensato (leggi qui), infine, per via del cantiere il Comune di Lecco ha dovuto ‘congelare’ le opere di rinaturalizzazione della foce del torrente Bione, progetto finanziato da Regione Lombardia per 1,5 milioni di euro e vedrà attuazione al termine dei lavori relativi al Quarto Ponte.
Insomma non poco trambusto per un’opera – il Quarto Ponte – che, allo stato attuale, alla viabilità cittadina porterà ben pochi benefici come ricordato dal sindaco Mauro Gattinoni: “Ad oggi sono stati spesi 38 milioni di euro – 34 per il ponte e 4 per lo svincolo – senza togliere un’auto dalla rete viaria cittadina. Ci tengo a ribadirlo, il ponte con una corsia sola in entrata è un’opera completamente inutile per Lecco ma in parte anche per i comuni degli immediati dintorni e chi crede di fare un dispetto al sindaco o ai lecchesi deve sapere che il disagio più grande ricadrà invece su tutti quei cittadini residenti nei comuni limitrofi che da Lecco devono uscire per tornare a casa e resteranno in coda”.
Il progetto per adeguare il Quarto Ponte a due corsie in realtà c’è: lo scorso 7 ottobre, nel corso di un vertice convocato dalla Regione, Anas aveva infatti presentato agli enti locali – Provincia, Comune di Lecco e Comune di Pescate – la soluzione progettuale per rendere transitabile in due direzioni il futuro manufatto. Un progetto di 18,8 milioni di euro, suddiviso in 3 lotti, che, in estrema sintesi, prevede l’abbattimento dell’attuale rampa di immissione che verrà ricostruita in quota altimetrica superiore rispetto alla viabilità di raccordo tra il ponte in fase di realizzazione e la viabilità esistente (la nuova rampa insomma sarà in sovrappasso alle future rampe di uscita del Quarto Ponte, provenendo da Lecco). Il problema: reperire le risorse. “Per poter innescare l’iter progettuale – ha ricordato Gattinoni – era necessario che la Provincia di Lecco scrivesse una formale lettera a Regione Lombardia per fare inserire l’opera nell’elenco degli interventi prioritari per la viabilità del territorio, così da includerla nel contratto di servizio con Anas, che a quel punto potrà stanziare le risorse necessarie”.
La lettera in questione è stata inviata a Regione lo scorso 6 marzo: “Al suo interno, dopo un confronto con la Provincia e con altri comuni limitrofi a Lecco, abbiamo deciso di evidenziare anche altre istanze che riguardano l’asse viabilistico intorno al capoluogo: non solo la rampa di Pescate per l’adeguamento a due corsie del Quarto Ponte ma anche la viabilità sul Ponte Kennedy, Malgrate bassa, la rotonda di Malgrate che si collega alla Provinciale e, andando avanti, anche un nuovo sistema di rotatorie tra Valmadrera a Civate. Abbiamo convenuto di integrare una proposta progettuale più ampia, sovracomunale, per chiedere ad Anas tutto in una volta sola“. Da quel 6 marzo, tuttavia, tutto tace, e continua a tacere: “ll 17 aprile il sindaco di Pescate Dante De Capitani, presidente della Conferenza dei Sindaci, su mia sollecitazione ha scritto una lettera alla Provincia di Lecco chiedendo aggiornamenti almeno per quanto riguarda l’adeguamento del Quarto Ponte – ha detto Gattinoni – ad ora non abbiamo ricevuto nessuna risposta. I casi sono due: o dormono, o ci prendono in giro. Dal canto mio, continuo e continuerò a sollecitare la Provincia, trattandosi di un tema di viabilità sovra comunale”.

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