Quarto Ponte: ecco come cambierà la viabilità al Bione

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La proposta di progetto della nuova viabilità al Bione con l'innesto del quarto ponte a doppio senso di marcia
La proposta di progetto della nuova viabilità al Bione con l'innesto del quarto ponte a doppio senso di marcia

Una maxi rotonda al posto del parcheggio del centro sportivo

I lavori verranno appaltati entro la fine dell’anno. Dovranno terminare entro il 31 gennaio 2026

LECCO – E’ pronto per essere approvato il progetto definitivo relativo alla nuova viabilità al Bione con l’innesto del Quarto Ponte. Un’opera progettata dal Comune di Lecco in collaborazione con il Centro Studi PIM per l’importo di 4 milioni di euro, volta a sostenere l’innesto del nuovo ponte e le sue conseguenze sul traffico. Entro la fine dell’anno i lavori dovrebbero essere appaltati dopo di che il cantiere potrà prendere il via con ‘deadline’ fissata al 31 gennaio 2026.

Il progetto prevede la realizzazione di due nuove rotonde, una più grande, di circa 60 metri, che avrà funzione di smistamento, raccorderà cioè l’innesto delle rampe dalla SS36 (quella attuale per il Ponte Manzoni e quella futuro Quarto Ponte) con la viabilità esistente. Nel progettare lo svincolo con il maxi rondò il Comune aveva sin da subito previsto l’innesto con il quarto ponte a doppia corsia, ipotesi poi accolta da Anas: il progetto per l’adeguamento dell’infrastruttura a due corsie è stato presentata proprio due settimane fa in Regione (leggi qui). Più avanti, tra via Buozzi e via Ticozzi, sarà poi realizzata una rotonda più piccola per consentire ai mezzi che non devono proseguire per la Lecco-Bergamo di tornare indietro.

Via Buozzi, già chiusa nei mesi scorsi per il cantiere del Quarto Ponte, non riaprirà (qui sorgeranno i pilastri del nuovo manufatto), mentre la ciclabile, oggi interdetta, una volta terminati i lavori, sarà riaperta.

Al posto del parcheggio del Bione ci sarà una rotonda

Per consentire la realizzazione del maxi rondò, verrà demolito l’attuale parcheggio di fronte al centro sportivo – 200 posti auto circa – che sarà spostato nell’area lungo via Don Ticozzi che costeggia i campi 1 e 2 del centro sportivo (dove, per intenderci, fino a qualche mese stazionavano i nomadi), recentemente riqualificata. Il nuovo parcheggio metterà a disposizione 380 posti auto. Oltre al piazzale di sosta di fronte al Bione verrà anche chiuso il sottopasso che lo collega all’entrata: bisognerà quindi ragionare sull’opportunità di creare un nuovo ingresso al centro sportivo tra i campi 1 e 2, dove ci sarà il nuovo parcheggio.

Parcheggio e nuova entrata al Bione non sono però gli unici problemi che il Comune deve risolvere per consentire la realizzazione del nuovo svincolo in raccordo con il Quarto Ponte: come noto, infatti, il cantiere di Anas ha costretto a spostare anche il Centro di Raccolta che è attualmente in costruzione nell’area dell’ex cava Musolino, sempre lungo via Don Ticozzi: la nuova discarica (1,2 milioni di euro il valore dell’opera, di cui 1 milione finanziato dal Pnrr) dovrebbe essere pronta all’uso entro l’inizio di dicembre.

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Mauro Gattinoni

C’è poi la questione dell’accesso alla piazzola dell’elisoccorso, sempre in zona Bione: “Nel progetto di Anas si ritiene che la piazzola possa essere raggiunta in caso di emergenza percorrendo la pista ciclabile – fa sapere il sindaco Mauro Gattinoni – sicuramente è una soluzione tecnicamente percorribile ma funzionalmente lascia qualche perplessità, penso soprattutto alla logistica della cosa nei fine settimana di bel tempo. E’ un tema che va ancora approfondito, sarebbe meglio trovare un’altra soluzione”.

Infine, per via del cantiere il Comune di Lecco ha dovuto ‘congelare’ le opere di rinaturalizzazione della foce del torrente Bione, progetto finanziato da Regione Lombardia per 1,5 milioni di euro e vedrà attuazione al termine dei lavori relativi al Quarto Ponte.

Insomma, non poco trambusto per realizzare un’opera che, almeno inizialmente, su carta, sarebbe servita unicamente al comune di Pescate. “Il ponte è stato progettato da Anas ma le scelte viarie conseguenti alla sua realizzazione insistono tutte sul comune di Lecco, in un’area già critica dal punto di vista viabilistico – il commento di Gattinoni – l’approvazione del progetto definitivo sarà un ulteriore passo in avanti, contiamo ora di appaltare i lavori entro fine anno e dall’inizio del 2025 iniziare il cantiere”.

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