Il presidente Paolo Sala archivia l’edizione 2022 con entusiasmo e soddisfazione
“Pubblico protagonista, un calore e un affetto incredibili, grazie di cuore”
LECCO – “E’ stato incredibile, bellissimo, dall’organizzazione al pubblico che ha scaldato la piazza sin dal primo pomeriggio a sera inoltrata. Dopo due anni è stato bello ritrovarsi esattamente come ci eravamo lasciati”. Le parole, all’indomani della mitica Resegup, sono di Paolo Sala, presidente della 2Slow, che archivia con successo l’edizione 2022.
1.150 gli atleti al via (sui 1.200 fissati) e una soddisfazione che fatica a trovare parole. “Non raggiungere il ‘sold out’ dei pettorali non è stato un problema o motivo di sconforto – ha detto Sala – direi che 1.150 è già un numero di tutto rispetto per una gara come la Resegup. Comunque sentendo altri organizzatori di gare pare sia un problema diffuso, da regolamento ora chi ha fatto il Covid deve presentare un certificato medico e c’è anche chi aspetta ad iscriversi per timore di sospensioni last minute. Al di là di queste considerazioni, personalmente metterei la firma per avere tutte le edizioni della Resegup come quella di quest’anno, anche con 50 pettorali in meno!”.
Quella di sabato è stata davvero una giornata indimenticabile per gli amanti della skyrace simbolica di Lecco, 24 km e 1.800 metri di dislivello dal cuore della città alla vetta del Resegone. Lo stop imposto dalla pandemia ha silenziato ma non spento i motori della macchina organizzativa che ha lavorato per regalare alla città una giornata di grande sport e di grandi emozioni: “Per noi è stata una soddisfazione – ha commentato Sala – in questi due anni non ci siamo arrugginiti e abbiamo fatto un bel botto, è andato tutto benissimo. Ci siamo inventati questo nuovo arrivo in Piazza Garibaldi, una soluzione che ci è parsa migliore dal punto di vista logistico, anche se – sorride – molti atleti non son stati proprio contenti di dover correre gli ultimi 300 metri della gara in piano, abituati all’arrivo in discesa della Piazza Cermenati…ma le ali di folla hanno letteralmente trascinato i concorrenti al traguardo, quasi come un tapis roulant. Bellissimo e davvero emozionante. Poi il palco molto più centrale ha fatto la sua parte, anche le premiazioni sono state seguitissime, il pubblico si è concentrato in piazza regalando un calore ed un entusiasmo mi vien da dire senza precedenti”.
E sì, perché se è vero che lo spettacolo della Resegup sono innanzitutto i suoi atleti, sabato gli indiscussi protagonisti sono stati i tantissimi cittadini che hanno assistito alla gara, animandola come non mai: gremita la Piazza Garibaldi, arrivo e traguardo della Resegup, ma anche lungo il percorso non è mancato il supporto. “Io ero in piazza – ha raccontato Sala – ma ho sentito diversi amici che erano in altri punti del tracciato, chi lungo il sentiero chi in vetta al Resegone, c’era tantissimo tifo. Vuoi il meteo che è stato perfetto, vuoi l’entusiasmo di tornare dopo due anni, il risultato è stato spettacolare”.
E poi, dopo la grande fatica, gli ultimi metri prima di tagliare il traguardo lungo una passerella scortata dalla folla che ha incitato tutti gli atleti facendoli sentire campioni, dal Falco Lorenzo Beltrami, primo a tagliare il traguardo in poco più di due ore, al mitico Severino Aondio, 90 anni, giunto a Lecco intorno alle 22 e accolto da un boato di applausi. Pur eccedendo di circa mezz’ora dal tempo massimo, tutta la piazza lo ha aspettato per onorare l’ennesima grande impresa di quest’uomo incredibile: “Severino è la mascotte della Resegup – ha detto Sala – si meritava tutto quell’affetto, è stata l’ennesima emozione della giornata”.
Il decano della gara è salito sul palco di Piazza Garibaldi dov’è stato premiato dagli organizzatori, affiancato dal sindaco di Lecco Mauro Gattinoni (tra gli atleti al via) e dall’assessore regionale Antonio Rossi: “Sono contento di aver corso ancora la Resegup e di averla finita – dichiara emozionato mentre un fiume di persone lo vogliono salutare complimentandosi – Mi sono preparato sempre lungo i sentieri del Resegone. Non mi sarei mai aspettato tutta questa gente è stato bellissimo e anche in vetta al Resegone sono stato accolto in un modo incredibile”.
Poi la promessa: “Questa è stata la mia ultima Resegup” – (“Staremo a vedere!” commenta Sala) – . E mentre salutiamo Severino, c’è chi scherzosamente gli chiede se domani (domenica) sale in località Costa poco sotto il Rifugio Stoppani, dove Severino ha una baita rigorosamente in dialetto lecchese ha risposto: “No no, dumàn, no ma lünedè sé” (no no domani no, ma lunedì si). Highlander!”.
Archiviata l’edizione 2022 si guarda al prossimo anno, nel cuore e nella mente le immagini dell’ultima impresa, realizzata proprio da tutti, organizzatori, atleti, volontari, pubblico: “A loro va il nostro più grande ringraziamento, avete reso questa giornata spettacolare e indimenticabile” ha concluso Sala.