Riuso di beni confiscati alla criminalità, contributi anche a Lecco e Galbiate

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Wall Street, l'insegna della storica pizzeria della 'ndrangheta a Lecco
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Accolte le domande di Lecco e Galbiate. Sono 17 i comuni lombardi a usufruire del finanziamento

La Russa: “Regione Lombardia è in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata”

LECCO / GALBIATE – Ci sono anche le domande presentate da Lecco e Galbiate tra quelle finanziate dalla Regione per interventi di riuso e recupero di beni confiscati alla criminalità in Lombardia. E’ quanto emerge dal decreto adottato nei giorni scorsi dalla direzione sicurezza e protezione civile.

Complessivamente il Pirellone ha messo a disposizione quasi due milioni di euro (per la precisione 1.866.000 euro) accogliendo 21 domande presentate da 17 Comuni.

Tra queste anche le richieste arrivate da Galbiate e da Lecco. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Piergiovanni Montanelli ha ottenuto 17.412,37 euro che serviranno per un progetto di housing sociale mentre il collega di Lecco Mauro Gattinoni riceverà un contributo di 20.287,68 euro necessari per un intervento che riguarda la creazione di una residenza per studenti universitari, neolaureati e giovani lavoratori con difficoltà.

“Regione Lombardia – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza Romano La Russa – è in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata e nell’uso virtuoso dei beni confiscati. Con questi contributi sarà possibile trasformare questi beni sottratti alla criminalità e restituirli alla società, riaffermando la vittoria della legalità e dello Stato sulle mafie. In queste settimane sono impegnato in un vero e proprio tour dei beni confiscati nel territorio regionale che si concluderà il 18 luglio, a Palazzo Lombardia, con un convegno dedicato a Falcone e Borsellino”.

“Gli immobili recuperati – ha proseguito – hanno diverse destinazioni d’uso, ma sono tutti accomunati da finalità sociali. Sono molteplici anche le categorie di persone che ne potranno beneficiare: dalle famiglie in emergenza abitativa a quelle con figli affetti da autismo, dagli studenti universitari agli anziani”.

“Per questo – ha concluso – proseguiremo con fermezza a sostenere gli enti che, sul nostro territorio, lavorano e mettono in campo iniziative e progetti concreti per recuperare e rilanciare gli immobili sottratti al malaffare”.